In attesa di definire il proprio futuro sulla panchina dell'Inter, Antonio Conte ha vinto la battaglia legale contro il Chelsea e otterrà dal club di Roman Abramovic un risarcimento di 11,5 milioni di euro.
A rivelare la notizia è il Times, secondo cui il tribunale arbitrale, che aveva preso cognizione del dossier nel mese di marzo ha già informato le parti della sentenza emessa. A dir poco burrascoso il rapporto tra i Blues e il tecnico leccese, arrivato a Londra nell'estate del 2016 e in due anni vincitore di una Premier League e di una Fa Cup. Nonostante i successi sul campo, il rapporto si era pian piano incrinato fino all'esonero nella scorsa estate e l'approdo al suo posto di Maurizio Sarri.
Proprio l'esonero diventa motivo del contendere: il contratto di Conte prevedeva una ricca buonuscita di 11.5 milioni di euro, somma che il Chelsea non ha mai voluto versare rivendicando il licenziamento per giusta causa. Alla base della pretesa del club londinese c’era l’addio di Diego Costa dopo un sms inviatogli da Conte e una serie di infrazioni a dir poco pretestuose commesse dall’allenatore: ''come qualche ritardo di pochi minuti alle conferenza stampa, la mancata presenza ad alcuni eventi e persino aver parcheggiato l’auto al centro tecnico di Cobham in spazi riservati ad altri dipendenti''. Il mancato accordo aveva quindi indotto Conte ad adire le vie legali, scelta che alla fine gli ha dato ragione.
Con la somma che il Chelsea dovrà pagare all'allenatore italiano, diventano 90 milioni di sterline, i compensi che Abramovich è stato costretto a versare agli
allenatori esonerati da quando ha rilevato il club nel 2003 e la cifra non sembra di certo destinata a calare, vista la posizione di Sarri sempre meno salda e l'arrivo sempre più probabile al suo posto di Frank Lampard.Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?
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