Coppa Italia, scudetto e Champions. Inter al centro di tutto

Domani semifinale con la Juve, domenica la sfida contro la Lazio assegna il titolo. E poi l'euro derby

Coppa Italia, scudetto e Champions. Inter al centro di tutto

Coppa Italia e Champions, persino lo scudetto: l'Inter fa per sé e per gli altri. Se domenica ferma la Lazio, e ne avrebbe ovviamente soprattutto bisogno in proprio, Inzaghi può contemporaneamente dare al Napoli anche il timbro aritmetico al suo strameritato scudetto. Tutti i traguardi passano dall'Inter. Il ballo comincia domani sera, e sarà rumba ad alti ritmi contro la Juventus nel 25esimo anniversario dello scontro da film Iuliano-Ronaldo, arbitro Ceccarini ed è inutile dire altro, ché tanto tutti ricordano.

Là dove c'era l'indimenticabile Gigi Simoni oggi c'è l'eterno precario Simone Inzaghi, che si coccola Romelu Lukaku in stato di grazia, e certo non solo per i gol ritrovati e l'assist a Lautaro. È tempo di LuLa, difficile eclissarla proprio adesso, anche per uno come Inzaghi che spesso ama complicarsi la vita. La finale di Coppa Italia è un traguardo che lancia verso nuovi obiettivi, la Coppa da vincere a maggio, la Supercoppa da giocare l'anno prossimo, altro giro altri soldi, guai a fallire, guai a mancarli. Soprattutto per chi sa che anche il prossimo mercato sarà autofinanziato, senza cioè ulteriori iniezioni di liquidità in arrivo dalla Cina. Il futuro di Lukaku passa anche dai suoi gol, oltreché dalla necessità che il belga stavolta si tagli veramente lo stipendio. E se davvero vuole l'Inter, non dovrebbe essere un problema.

Domani comincia anche la caccia al biglietto (esclusivamente online, su inter.it) per la sfida di Champions in casa dell'Inter. Come sempre, prelazione (dalle ore 16) agli abbonati di campionato. Improbabile che si arrivi alla vendita libera, di certo si supererà il fresco record di incasso (8,2 milioni) stabilito la scorsa settimana contro il Benfica.

Appena oltre la Juve, che chiede alle Coppe un pass certo per l'Europa, al netto degli asterischi da processo e ai successivi giudizi dell'Uefa, già si gusta l'atmosfera del derby, che dura 6 giorni e anche di più, perché ci saranno le 2 partite di questa Champions, in palio il posto in prima classe per Istanbul (10 giugno), ma pure le restanti 7 giornate di campionato, un testa a testa che un anno fa valeva lo scudetto e oggi può significare un posto nella prossima Champions. Tutto può essere, ma vista oggi la classifica, non è facile ipotizzare spazio per entrambe le milanesi fra le prime 4 del campionato.

Un lungo derby che profuma di spareggio, che rischia di annacquare un risultato sportivo ben più importante di un quarto posto, perché la finale di Champions resta da sé un traguardo. Il guaio però è che se la giochi, la perdi e non ti riqualifichi per i gironi dell'anno prossimo ti restano un pugno di gloria e un buco nel bilancio.

Storture del calcio contemporaneo con cui sembra che debba fare i conti più Inzaghi di Pioli, visto che i soldi dell'Uefa sono vitali per i conti di Zhang. E già per essere arrivato in semifinale, Inzaghi ha evitato al club di dover vendere un big entro il 30 di giugno.

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