La Corea del Sud scambia i numeri di maglia per confondere gli avversari

Nelle ultime partite i giocatori della nazionale sudcoreana si scambiavano i numeri di maglia per confondere gli osservatori delle squadre che avrebbero incontrato al mondiale. "Lo abbiamo fatto perché è molto difficile per un occidentale riuscire a distinguere noi asiatici"

La Corea del Sud scambia i numeri di maglia per confondere gli avversari

A volte i vecchi luoghi comuni hanno un fondo di verità. Lo sa bene l'allenatore della Corea del Sud Shin Tae-yong, che ieri in una conferenza stampa ha rivelato come nelle ultime amichevoli, e nelle sessioni di allenamento in preparazione al mondiale svoltesi in Austria, abbia fatto scambiare ogni volta i numeri di maglia ai propri giocatori in modo confondere gli avversari che, a suo dire, non sarebbero in grado di distinguere gli asiatici. Gli unici calciatori a non aver preso parte a questa curiosa strategia sono stati quelli maggiormente conosciuti in Europa: il capitano della nazionale Ki Sung-yueng e l'attaccante Son Heung-min, in forza al Thottenham dal 2015, che hanno mantenuto i loro numeri durante le amichevoli contro Bolivia e Senegal disputate il 7 e l'11 giugno scorsi.

"Lo abbiamo fatto perché volevamo rivelare meno informazioni possibili ai nostri avversari e cercare di confonderli. Potrebbero conoscere alcuni dei nostri giocatori ma è molto difficile per un occidentale distinguere degli asiatici tra di loro" - ha detto Tae-yong, che successivamente ha aggiunto - "Tutti gli allenatori hanno la sensazione di essere spiati dagli avversari, ma è perfettamente normale che si cerchi di ottenere quante più informazioni gli uni dagli altri". Affermazioni che fanno direttamente riferimento al recente caso che ha coinvolto il capo degli osservatori calcistici della Svezia Lasse Jacobsson, scoperto a spiare gli allenamenti a porte chiuse della nazionale sudcoreana per cercare di carpirne i segreti, e accusato inoltre di aver affittato nei mesi scorsi una casa nei pressi di Salisburgo proprio per studiare da vicino le tattiche della squadra asiatica.

In seguito, il commissario tecnico svedese Janne Andersson si è ufficialmente scusato con i sudcoreani, confermando le accuse rivolte al suo collaboratore ma cercando comunque di giustificarlo, affermando: "Jacobsson aveva capito che si trattava di una sessione di allenamento libera e non a porte chiuse, in ogni caso si è limitato ad osservare da lontano. È molto importante mostrare rispetto per i nostri avversari, in qualunque circostanza.

Se questo avvenimento dovesse essere interpretato in modo sbagliato da qualcuno, ce ne scuseremo".

La Svezia sarà inoltre la squadra con cui la Corea del Sud esordirà questo pomeriggio a Niznij Novgorod. I sudcoreani si trovano infatti nel gruppo F, comprendente anche Messico e Germania, che ieri si sono sfidate in una partita che ha visto l'inaspettata vittoria degli ispanici contro i campioni del mondo in carica per 1 a 0.

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