Cori razzisti, Wanda Nara rivela: ​"Fascia ad Asamoah? Mauro direbbe sì"

Wanda Nara parla dei cori razzisti contro Koulibaly e rivela che il marito, Mauro Icardi, sarebbe pronto a cedere la fascia al compagno Asamoah come simbolo contro il razzismo

Cori razzisti, Wanda Nara rivela: ​"Fascia ad Asamoah? Mauro direbbe sì"

Per il calcio sono giorni particolari. Anzi, molto difficili: i cori razzisti piovuti contro Koulibaly durante il match tra Inter e Napoli non sono passati inosservati e l'aggressione degli ultrà neroazzurri a quelli del Napoli con tanto di morte di un tifoso interista ha agitato gli animi. A Tiki Taka si è parlato anche di questo. Una delle dichiarazioni più forti e simboliche arriva da Wanda Nara, moglie e agente di Mauro Icardi.

I retroscena di Wanda Nara

Nel corso della giornata di ieri, in cui si sono susseguite dichiarazioni contro il razzismo nel calcio, si è parlato anche della fascia di capitano dell'Inter, che potrebbe finire sul braccio di Asamoah e diventare un simbolo alla lotta al razzismo. A Nara è stato quindi chiesto se il marito fosse disposta a cederla al compagno di squadra: "Si assolutamente sì, è stato carinissimo subito con il giocatore del Napoli". Poi parlando con Salvini, la modella ha aggiunto: "Usiamo il Var per rivedere le azioni. Non c’è una telecamera per individuare queste persone? Lo stadio era pieno di bambini".

Ma Wanda ha anche rivelato un retroscena sulla partita: ovvero cosa avrebbe detto il marito al giocatore del Napoli, vittima dei cori razzisti. La showgirl ha spiegato che "quando è tornato dall’allenamento ho chiesto a Mauro e ha detto che era un po’ colpito e che non sono riusciti a godersi la vittoria ovviamente perché c’è un sapore amaro per tutti e anche lui ne risente. Ha cercato di tranquillizzare Koulibaly nonostante lo avesse spinto, voleva fargli capire che stava rischiando più di una giornata".

La moglie di Icardi ha anche voluto sottolineare che chi paga veramente gli atteggiamenti di razzismo e le violenze nelle stadi sono i tifosi veri, quelli che supportano la loro squadra con il tifo e non con la violenza: "Valentino vuole andare in Curva a vedere la partita. Secondo me siamo noi adulti ad educare i bimbi e se vedono cose così vedono cattiverie di noi adulti. I bambini non sono così, a scuola hanno compagni di nazionalità diverse. E’ un gruppo di tifosi e non la massa, l’Inter è una squadra familiare. Siamo noi a fare discriminazione e si deve trattare in generale con la cattiveria e con l’educazione, come ha detto Ronaldo oggi. I tifosi dell’Inter stanno pagando per queste persone che non erano neanche interessate alla partite.

Sono triste perché la squadra ha fatto una partita incredibile, anche di Mauro, non si parla che di quanto è successo con i tifosi. Il tiro al primo minuto è stato velocissimo, mi ha colto di sorpresa, mi sono girata per chiedere chi aveva calciato", come riporta Fcinter1908.it.

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