Novanta minuti (e più) in campo per entrambi. Nella Juventus che, pareggiando contro il Milan, ha raggiunto la finale di Coppa Italia. Uno ha riscosso unanimi consensi, sia pure senza avere strabiliato. L'altro ha invece giochicchiato, intristendosi strada facendo e collezionando 5 in pagella: per una volta, può capitare. Quel che fa specie, semmai, è che tra i due protagonisti si sia comportato meglio quello da cui ci si aspettava meno. Ovvero: bene Dybala, male Ronaldo. Il che, appunto, ha rappresentato una sorpresa considerando il modo in cui i due hanno trascorso gli ultimi mesi: CR7 sempre in salute e di ottimo umore, addirittura capace di allenarsi sul campo prima di tutti gli altri grazie alla collaborazione del Nacional, squadra dell'isola di Madeira dove il fenomeno portoghese ha trascorso l'intero periodo di lockdown avendo la possibilità di scendere in campo per riassaporare il profumo dell'erba. Di contro, i problemi di Dybala: positivo al virus il 21 marzo e rimasto isolato per 46 giorni in attesa di negativizzarsi. Fino al 6 maggio, mica uno scherzo. «L'ho trovato subito bene ha raccontato Sarri -. Non ha avuto grandi problemi a recuperare una condizione fisica accettabile e anche lo spirito è stato subito buono». Risultato: contro il Diavolo la Joya si è piazzato largo a destra ed è stato tra i più attivi e propositivi. Mentre CR7, schierato da centravanti, ha faticato. Calciando sul palo anche un rigore, ma soprattutto disputando una gara anonima. «Dal dischetto lui è quasi infallibile ancora Sarri -. Ha sofferto il contraccolpo. In realtà nei primi 20' mi ha dimostrato che può giocare in tutti e tre i ruoli offensivi: un giocatore di questo livello non può vedere compromesse le proprie prestazioni dal fatto di giocare cinque metri più dentro o più fuori dall'area».
Strada facendo, si capirà comunque se Ronaldo avrà messo una croce sopra il ruolo di centravanti o se la sua disponibilità verrà confermata: «Abbiamo messo dei presupposti di buon livello per il prosieguo della stagione e provato soluzioni nuove. Vedremo se sarà il caso di confermarle». Tradotto: in attesa del recupero di Higuain, se Ronaldo dirà no grazie al ruolo di attaccante centrale, sarà proprio Dybala a giocare da falso nove. Non è peraltro un segreto che il portoghese (743 gol segnati in carriera) prediliga partire da sinistra potendo sfruttare gli spazi aperti da centravanti gregari quali Benzema, Mandzukic, Hugo Almeida, Eder e Guedes: la Joya è tutt'altro giocatore, ma l'obiettivo di Sarri è quello di riuscire a trovare un modo per esaltare le caratteristiche dell'uno e dell'altro. Se ci riuscirà, tutto diventerà possibile. Anche i sogni europei. «La prima mezzora contro il Milan è stata la migliore della stagione l'analisi di fine gara -.
Ho visto una squadra altissima e velocissima, rapida negli scambi, efficace con gli ingressi del terzo uomo. La sensazione era che fossimo in pieno dominio». Anche con un Ronaldo balbettante e con la luna un po' storta.
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