Nel corso dell'ultimo weekend di Formula 1, nella lussuosa Singapore, si è discusso molto di costi e di prospettive per uno sport che rischia, anno dopo anno, di non essere più sostenibile.
Molte squadre sono vicine al baratro; in particolare Sauber, Marussia e Caterham sembrano essere senza fondi e rischiano molto seriamente di non poter partecipare al prossimo Campionato. Polemiche ha scatenato l'ultima uscita di Ecclestone, che sembra disposto a lasciare che le squadre principali presentino 3 macchine al via piuttosto che aiutare le scuderie in difficoltà. Il regolamento, infatti, sancisce che devono essere almeno 20 le auto a doversi porre sullo schieramento; ad oggi, sicure di scendere in pista l'anno venturo sono solamente in 16. La Marussia e la Caterham non sembrano, attualmente, nemmeno certe di riuscire a portare a termine la stagione in corso.
La Caterham è stata recentemente rilevata da un gruppo che comprende diversi investitori; questi ultimi, però, si sono trovati di fronte una realtà ben peggiore di quella immaginata prima di entrare nella scuderia. Questo ha portato a tagli del personale che hanno causato anche un ritardo nello sviluppo della macchina e che non sembrano aver portato al miglioramento sperato in termini di costi. Per la Marussia, anch'essa soffocata dai costi di gestione, esiste una speranza che ha un solo nome: Ferrari. La scuderia di Maranello potrebbe utilizzare proprio la Marussia come team satellite (che finirebbe per rappresentare quello che la Toro Rosso è per la Red Bull). Il problema, in questo caso, potrebbero essere i tempi ristretti per imbastire la trattativa. Infine, ultima ma non ultima, è la Sauber, che sta attraversando un periodo molto buio, sia in termini di risultati (nessun punto conquistato nell'attuale Campionato) che per quanto riguarda i costi.
I 3 team hanno chiesto l'aiuto al patron della Formula 1 Bernie Ecclestone che, da quanto risulta da indiscrezioni, non sembra minimamente interessato a salvare squadre che sembrano aver fallito sul piano della progettazione per il futuro.
Ecclestone, inoltre, preferirebbe vedere più macchine competitive in pista, che possano garantire un grande spettacolo; da qui l'idea della terza vettura per i grandi team, sempre che si riesca a raggiungere l'unanimità necessaria perché questo avvenga. Nel frattempo, non rimane che monitorare gli eventi gara per gara; solo eventuali punti conquistati dalle vetture minori potrebbero, forse, salvarle dalla catastrofe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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