Dea contro il Ringhio: un test che sa di Champions

Due squadre in forma, Gasp e Gattuso potrebbero ritrovarsi da avversari nel mini torneo di Lisbona

Dea contro il Ringhio: un test che sa di Champions

Due squadre in salute, figlie del carattere forte dei propri tecnici Gasperini e Gattuso che si divertono ad abbattere banalità e luoghi comuni. Sei le gare consecutive vinte dalla macchina da gol Atalanta (con 23 reti all'attivo, da 16 partite va puntualmente a segno), cinque è invece il filotto di successi di fila per il Napoli che nel mezzo ha anche alzato la Coppa Italia. La qualificazione Champions è molto vicina per i bergamaschi, ma va «blindata» già da stasera, resta invece un sogno impossibile da raggiungere per i partenopei visto che i 12 punti da recuperare proprio all'Atalanta sono tanti. «Il Napoli all'inizio della stagione era un gruppo costruito per lottare per il titolo insieme a Juve, Lazio e Inter. Ora sta dimostrando il suo valore ed è un cliente pericoloso», così Gasperini, che oggi festeggerà le 400 panchine in A. «Quarto posto? Più di così non si può fare», l'ammissione di Gattuso che in 7 mesi ha ridato vita a una squadra dilaniata da equivoci tattici e ammutinamenti.

Ecco che il significato della sfida di stasera a Bergamo va oltre il campionato. Di fatto è uno stress test per il Napoli in vista del ritorno degli ottavi di Champions in agosto col Barcellona. Superato l'ostacolo dei catalani, la truppa di Gattuso potrebbe ritrovare l'Atalanta nel minitorneo europeo di Lisbona. E se la Dea vola con un turnover moderato (appena 14 i calciatori con più di 100 minuti giocati dalla ripresa a oggi, ma gli 80 in campo di Muriel hanno avuto un valore altissimo), il Napoli sta verficando il percorso di crescita di tutto il gruppo. Il rinnovo di Mertens (alla Spal primo gol post firma) e il prolungamento di Callejon fino al 31 agosto (e quindi con la testa libera da pensieri) sono stati passaggi importanti. Ma ora anche i «gregari» stanno offrendo il loro contributo, dallo Younes in gol contro i ferraresi partendo dalla panchina ai progressi evidenti di Lozano, prima «dimenticato» e addirittura cacciato dall'allenamento per svogliatezza, fino alle prestazioni di Lobotka. Ricambi all'altezza per sostenere la fatica fisica e mentale di questo periodo, una base solida su cui lavorare per programmare la prossima stagione (l'ultima trattativa di mercato è con l'attaccante del Lille Osimhen ndr), dove il Napoli vorrà essere protagonista.

«Abbiamo fatto una buona ripartenza, ma ora dobbiamo resettare tutto», ammonisce l'allenatore dell'Atalanta. Che si è sempre detto un tifoso «sfegatato» di Gattuso. Ma che ripensa anche alla gara di andata quando sulla panchina del Napoli c'era Ancelotti e faticò a portare a casa un punto dal San Paolo.

Stasera non avrà Palomino e Malinovski, decisivi nella sfida con la Lazio, ma recupera Ilicic - solo 24 minuti in campo dalla ripresa -. Gattuso si affiderà alla formazione tipo con Politano esterno d'attacco. Di sicuro non mancherà lo spettacolo: sono due squadre esperte nelle gare «secche».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica