nostro inviato a Bergamo
La legge del Real: al gioco del calcio si vince con i campioni. Leggasi Mbappé, Vinicius e Bellingham. Così Ancelotti campione d'Europa in carica strappa tre punti pesantissimi contro un'Atalanta che gli mette paura fino in fondo con la sua orchestra che non abbassa mai la testa di fronte ai fenomeni. Anzi le due filosofie (il gioco contro il talento) finirebbero pari ai punti. Un ko indolore per Gasp che nelle ultime due giornate dovrà blindare la qualificazione con Sturm Graz e Barcellona.
Ma non ci saranno problemi visto come l'Atalanta guarda in faccia il Real Madrid per la seconda volta in quattro mesi. Alla vigilia di Ferragosto aveva perso la Supercoppa giocando alla pari per un'ora, ora con il Natale alle porte lo affronta addirittura da capolista del campionato italiano e guardandolo dall'alto verso il basso nella nuova Champions. Bergamo sente l'evento, ma si porta avanti: scenografia dedicata a Gasperini con un per sempre nella storia. I bergamaschi sono pratici e si allineano al tecnico: «Vedo troppa euforia in giro». Piedi per terra. Anche perché la prima mezz'ora è soprattutto Mbappé contro Carnesecchi. Il francese tra accuse di stupro, contenzioso con il Psg e rigori sbagliati, si presenta alla grande. La prima volta il portiere lo mura, poi si deve arrendere al diagonale del francese (De Roon sorpreso) sull'assist dell'ex maghetto del Milan, Brahim Diaz. Per Mbappé 50° gol in Champions, alla sua età solo Messi aveva fatto meglio. Hien gli apre la porta a centrocampo e potrebbe fare doppietta se sulla sua strada non trovasse ancora Carnesecchi. Poi l'attaccante esce per infortunio. In tutto questo l'Atalanta macina gioco, soprattutto dalla parte di Lookman. Non è un caso. Lì Ancelotti in emergenza ha piazzato Lucas Vazquez e soprattutto Tchouameni: un'ala e un centrocampista adattati. Si può difendere con un difensore di ruolo anche se è il monumentale Rudiger? La risposta arriva al 45': su Kolasinac l'intervento di Tchouameni è da rigore. Dal dischetto è implacabile CDK, tre giorni dopo essere volato in cielo contro il Milan. Curioso che il primo gol casalingo in Europa arrivi di rigore per una squadra che prima di ieri aveva segnato 49 gol in 21 partite.
La ripresa inizia con l'Atalanta che si illude di avere la partita in mano. L'errore che non devi fare con il Real Madrid che sfrutta un rimpallo per rimettersi in vantaggio con Vinicius: cinismo da grande. E subito dopo Bellingham lanciato in campo aperto cala il tris. A segno i magnifici tre del Madrid. Ma Lookman non vuole essere da meno e la riapre.
Gasp con il triplo cambio e finalmente Retegui insegue l'impresa: non arriva perché il bomber azzurro alza sopra la traversa da pochi centimetri. Ma l'allenatore la storia a Bergamo l'ha già fatta e la sua Dea esce tra gli applausi.
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