L'accenno alle gomme da 6 g (accelerazione di gravità), in questo momento di serrato confronto tecnico Ferrari-Mercedes, ai vertici del mondiale di Formula 1, serve opportunamente alla comprensione dei risultati. E l'entità dei g in gioco sulle piste aiuta a comprendere gli sviluppi e le difficoltà in atto. Tutti siamo avvezzi al richiamo dei g sopportati in curva dai piloti, ma dimentichiamo la loro influenza sulle caratteristiche tecniche e funzionali della macchina, con speciale riferimento all'aderenza delle gomme, che sono state smodatamente allargate, per maggiori superfici di contatto al suolo. Perciò, avendo avuto in esclusiva da un team (il riserbo è d'obbligo) la telemetria di un giro di pista di una macchina soggetta a queste accelerazioni, longitudinali e trasversali, ne pubblicherò nei prossimi giorni la diagrammazione nel sito www.formula1benzing.eu, affinché i lettori interessati possano documentarsi e rendersi conto delle condizioni odierne.
Trasversalmente, si è passati da 3-3,5 a 5 g e longitudinalmente si è in prossimità dei 6 g negativi in frenata.
Sono accelerazioni ancora tollerabili per il pilota, se consideriamo i 9 g dei capitolati dell'aeronautica militare. Ma sono comunque pesanti e molto influenti per le gomme, per la loro prestazionalità, per la tenuta e per la maggiore facilità al degrado.
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