Derby di Milano, le 5 sfide più belle: dal 6-0 del Milan al 4-3 dell'Inter

È il grande giorno del derby della Madonnina, il numero 170 in Serie A, l'ultimo di una lunga serie di successi da una parte e dall'altra. Ecco 5 tra le più belle sfide degli ultimi anni: dal "set" milanista del 2001 al "poker" interista del 2006

Derby di Milano, le 5 sfide più belle: dal 6-0 del Milan al 4-3 dell'Inter

Il 17 marzo non è solo il giorno dell'80° compleanno di Giovanni Trapattoni, ma anche l'ennesimo appuntamento davanti al tribunale della storia del calcio di Milan e Inter, attese stasera dal 170° derby della Madonnina nella Serie A a girone unico (dal 1929/1930). Sfida ancora più importante del solito perché non mette in palio soltanto la supremazia cittadina ma anche la qualificazione alla prossima Champions League. Piatek contro Martinez, Donnarumma contro Handanovic, Romagnoli contro Skriniar. Sfide a distanza che peseranno inevitabilmente sul risultato finale come sempre successo in passato. I precedenti sorridono leggermente ai nerazzurri, 63 vittorie contro i 51 successi rossoneri, 55 i pareggi. Una storia quasi centenaria ricca di gol presi e incassati, gioie e delusioni, tonfi e trionfi. Ecco i cinque incroci recenti da raccontare a tutti i costi.

Inter-Milan 0-6, il derby di Comandini e Sheva

Gianni Comandini, a cavallo tra anni '90 e 2000, è stato un onesto bomber di provincia planato quasi per caso nel circo rossonero. Oggi Comandini fa il ristoratore-dj nella sua Cesena ma l'11 maggio 2001 ha vestito i panni del fustigatore, dell'Inter come del tecnico nerazzurro Marco Tardelli. Per il Milan è una serata da incorniciare, mentre per la Beneamata la cristallizzazione dell'ennesima crisi. Pronti via e Serginho scappa sulla fascia, cross per Comandini che fa secco Frey: 1-0. Poco dopo, altra azione del Diavolo sulla falsariga di quella precedente, traversone di Serginho per il colpo di testa di Comandini che non ci crede: 2-0. Recoba, Di Biagio, Seedorf... L'Inter è impalpabile, evanescente, irriconoscibile. Il Milan ringrazia e nella ripresa arrotonda il risultato con Giunti, Shevchenko (doppietta) e sigillo finale di Serginho. 6-0, anzi, 0-6. Gli 80 mila di San Siro? Allibiti.

Inter-Milan 3-2, Adriano all'ultimo respiro

11 dicembre 2005, ultimo anno in Serie A della Juventus primo dello scandalo di Calciopoli. Le milanesi sono in lotta per la piazza d'onore e l'Inter vuole centrare una vittoria che nella stracittadina le manca dal 3 marzo 2002 (gol di Vieri). La partita è stupenda e segnata da una miriade di episodi dubbi. Nel Milan al posto di Maldini c'è Kaladze ma il primo errore della retroguardia rossonera è di Nesta che atterra Adriano: il brasiliano va sul dischetto e trafigge Dida. Già nel primo tempo il pareggio "ospite", ancora su rigore: questa volta è Kakà a battere Julio Cesar dopo un discusso fallo di mano di Stankovic sulla punizione battuta da Pirlo. Nella ripresa Dida respinge il bolide di Adriano, ma non può nulla sul tap-in di Martins 2-1. Sembra finita ma a cinque dalla fine Stam svetta su Stankovic e pareggia, ma è un derby dalle mille emozioni che Adriano, ancora lui, regala la vittoria all'Inter.

Milan-Inter 3-4, il più bello di sempre?

Neppure un anno dopo il 3-2 di Adriano, la pazza Inter si ripete con il derby più pazzo e (forse) più bello di sempre. 28 ottobre 2006, in palio non ci sono soltanto tre punti ma un pezzettino di scudetto. Che l'Inter di Mancini si cuce sul petto con una strepitosa prestazione di squadra che fa segnare tutti i reparti. Maldini ancora una volta a riposo, attacco rossonero guidato da Inzaghi mentre l'Inter risponde con il tandem Crespo-Ibrahimovic. Ma è Stankovic l'uomo in più dei nerazzurri che colpiscono con un uno-due micidiale: il serbo serve a Crespo la palla dell'1-0, poi è lo stesso Stankovic a bucare Dida con un missile di destro. Nella ripresa arriva il 3-0 firmato Ibrahimovic ed è a quel punto che il Milan tira fuori gli attributi. Seedorf accorcia le distanze. L'Inter è in affanno subisce il 2-3 per mano di Materazzi che si fa espellere nell'esultanza. I rossoneri accorciano prima con Gilardino e poi con Kakà ma non c'è più tempo: il cielo sopra il Meazza si tinge di nerazzurro.

Milan-Inter 3-0, la vittoria di Sinisa

Ormai per le milanesi lo scudetto è utopia. Bisogna accontentarsi di andare in Champions e vincere il derby. 31 gennaio 2016, è di nuovo l'Inter di Mancini. Dall'altra parte, sulla panchina rossonera siede il sergente Mihajlovic. Di bel gioco se ne vede poco, ma la qualità a disposizione del tecnico serbo è lontana da quella dell'era Ancelotti. E infatti il Milan demolisce i nerazzurri con una prestazione gagliarda. Di collettivo. Il match si sblocca a 10 minuti dalla fine del primo tempo. Punizione di Honda, Juan Jesus si perde Alex che sale sull'ascensore e di testa batte Handanovic. Non è una bella Inter, il Mancio viene espulso ma il destino offre una chance ai nerazzurri: fallo di Alex su Icardi, Maurito va sul dischetto e prende il palo. Giornata storta resa funerea dal 2-0 di Bacca su assist di Niang e dal tris del francese su suggerimento di Bonaventura. Al triplice fischio Mihajlovic sorride: una notizia.

Inter-Milan 2-2, la riprende Zapata

Poco spettacolo, tanti gol. Un ossimoro che descrive alla perfezione il derby del 15 aprile 2017, un pareggio che è oro colato per il Milan e come una sconfitta per l'Inter. È la prima stracittadina interamente cinese, per le proprietà delle due società e per l'orario. Si gioca alle 12.30 e subito sembra essere una partita favorevole ai rossoneri. Ma l'apparenza inganna e nel terzo quarto d'ora del primo tempo l'Inter va sul 2-0. Doppio errore di De Sciglio e Calabria e doppio cinismo di Candreva e Icardi. 2-0, è finita. O almeno così pare, visto che nella ripresa il Diavolo fa poco, pochissimo per riaprirla. Il calcio, però, è lo sport più episodico che esista sulla faccia della terra. E il destino prende le sembianze della suola di Romagnoli, che a 10 dalla fine capitalizza con un tocco ravvicinato il perfetto cross di Suso.

L'Inter si fa prendere dalla paura di perdere e si fa agguantare in modo rocambolesco. 97', flipper in area nerazzurra, girata di Bacca che diventa un assist per Zapata: traversa, ma la palla entra. I tifosi del Diavolo impazziscono di gioia, quelli nerazzurri di rabbia...

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