
Posti in piedi in zona Champions league. Il risultato di San Siro, una sagra più che una partita, affonda Milan vestito da maschera di Meneghino e riporta la Lazio al quarto posto per idee e football migliore, la direzione di Manganiello e dei sodali al Var in linea con il carnevale. Dei rossoneri, contestati e fischiati, meglio non aggiungere a quello che si sa e si vede. Bologna e Fiorentina sono pronte a far saltare i pronostici, di certo la squadra di Italiano è riuscita a far dimenticare il miracolo compiuto da Motta nello scorso campionato, Palladino ha portato a migliorare di tre punti la classifica comparata. La Roma di Ranieri non molla l'inseguimento e continua il suo viaggio a mezze luci, il Como paga ingenuità e inferiorità numerica, da segnalare la consueta gestione improbabile dell'arbitro Pairetto. Nel prossimo turno la sfida di Torino, tra Juventus e Atalanta, potrebbe addirittura ribaltare certezze fino a ieri improbabili se non impossibili. Il clima dell'Allianz, stasera nella partita contro l'Hellas, si preannuncia di contestazione nei confronti dell'allenatore, della squadra e dei dirigenti, dunque nessuno escluso perché le responsabilità si dice e si scrive, vanno divise. Motta in versione ungarettiana s'illumina d'immenso, si ritiene l'allenatore onesto ideale per qualunque figlio e annuncia di essere competente, molto competente, dalla vergogna al narcisismo è un attimo ma così stanno le cose alla Continassa.
Alla presunzione di Motta risponde il vittimismo di Inzaghi secondo il quale l'Inter sarebbe oggetto di critiche, sospetti, insinuazioni come nessuna altra, gli basterebbe consultare gli archivi dei giornali per essere smentito, pagina per pagina, campionato per campionato, scudetto per scudetto. Mercoledì in Olanda servirà la vera Inter, dunque solida, campione d'Italia, senza tremori e cambi bizzarri.
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