Chloe Kelly, 24 anni, londinese di Hanwell, quartiere celebre perché qui sono state girate alcune scene del film "Il diario di Bridget Jones", è la nuova eroina del calcio britannico. Grazie a un suo gol infatti l'Inghilterra ha conquistato per la prima volta nella storia l'Europeo femminile, secondo titolo per il football a livello di nazionali dopo il Mondiale del 1966. Un po' pochino per chi rivendica di aver inventato questo sport, ma non importa.
Punti in comune con quel trionfo, l'essersi concretizzato a Wembley, anche se il vecchio stadio era da tutt'altra parte, in quel di Londra: uno Wembley testimone del cambiamento dei tempi, visto che l'affluenza di 87192 spettatori della finale di ieri tra le inglesi e la Germania ha stabilito il nuovo record in quanto a partecipazione per una partita degli europei, meglio anche degli uomini.
Vent'anni dopo un altro film spartiacque come "Sognando Beckham", quindi, ci hanno dovuto pensare delle ragazze per riportare il sorriso tra i tifosi british, ancora scottati dalla sconfitta all'Europeo maschile, sempre in casa, contro l'Italia di Roberto Mancini. Stavolta è andata decisamente meglio, nonostante l'Inghilterra abbia dovuto sudare non poco per piegare la resistenza di una Germania priva per la finale della sua stella Alexandra Popp, capocannoniere del torneo assieme a Beth Mead con 6 gol, ma stiratasi nel riscaldamento.
Il 2-1 è arrivato a 10 minuti dal termine dei supplementari con il tocco sotto misura, appunto, della Kelly, settima nata in una famiglia composta da 5 figli e 2 figlie compresa Chloe, che per andare ad allenarsi con l'Arsenal si sciroppava viaggi di due ore tra andata e ritorno. Come Geoff Hurst nel 1966 il proscenio se l'è preso l'attaccante attualmente del Manchester City, entrata a metà secondo tempo proprio al posto della Mead, fin lì deludente: i gol precedenti invece erano stati segnati da Ella Toone e da Lina Magull.
Partita che smentisce il celebre detto di Gary Lineker: "Il calcio è un gioco semplice, 22 uomini corrono dietro un pallone per 90 minuti e alla fine vincono i tedeschi".
No, in questo caso no, perché le ragazzine tutte vestite di bianco non hanno sbagliato un colpo, meritandosi l'Europeo. E chissà, diventando degli esempi loro per le più giovani, che sogneranno di diventare come Chloe Kelly o le altre.
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