Doppio oscar a De Laurentiis e le sofferenze delle milanesi

Doppio oscar a De Laurentiis e le sofferenze delle milanesi

All'insaputa di molti si è concluso il girone di andata. Colpa del Qatar, non soltanto con i parlamentari europei. Il calendario falsato ha prodotto risultati ambigui, diciannove partite spalmate con un intervallo folle di cinquantuno giorni che nemmeno i minuti di recupero del nuovo regolamento Fifa. Sta di fatto che si gira, verbo giusto per Aurelio De Laurentiis il cui film finora merita l'oscar, in Italia e in Europa. Leggendo i numeri della classifica, a parte lo straNapoli e i suoi 50 punti, sembra che alle spalle ci sia bella gente in lotta: le due milanesi, le due romane e l'Atalanta.

Come diceva Cuccia (le azioni non vanno contate ma pesate) così la dotazione di classifica delle cinque di cui sopra va interpretata e così se è vero che il Milan è comunque secondo come giudicare il suo comportamento del dopo mondiale? Che cosa pensare dei soldi spesi per il mercato? Passando all'Inter, questa vive di rendita mediatica, le viene permesso ciò che alle altre spesso è negato, anche l'euforia della campagna acquisti con la venerazione Lukaku è roba di folklore con moltissime perplessità per il futuro. Inzaghi, come Pioli scudettato, presenta le coppe nazionali ma l'Inter vive di altro e il popolo nerazzurro non ha mai dimostrato favore all'ex laziale.

Poi ci sono le due romane. Bella la Lazio, gioca il miglior football come il Napoli, ha vinto contro le concorrenti fatta eccezione contro la Juventus, nonostante l'assenza di Immobile fa gol a mucchi. La Roma, un po' come l'Inter, approfitta di un buona stampa, senza Dybala sarebbe anonima ma Mourinho è un valido imbonitore oltre che eccellente professionista. L'Atalanta è quella da invitare sempre a cena perché diverte anche se ogni tanto va fuori giri con le battute, Gasperini ha messo in campo talenti giovanissimi.

Infine la Juventus penalizzata dal giudice ma anche dal gioco modesto. Le assenze sono un alibi che regge fino a un certo punto.

Il girone di ritorno, prescindendo dai tribunali, dovranno spiegare se Allegri resterà il solo superstite dell'ancien regime. Ultimo post: la modestia tecnica generale è stata ribadita dalla mediocrità assoluta degli arbitri. Che, detto per inciso, non hanno più un capo.

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