La Ducati fa "squadra" e Pecco batte la Bestia Mondiale a due passi

A Sepang Bagnaia 1° davanti a Bastianini, stoico Quartararo. Il team nega ordini di scuderia, ma...

La Ducati fa "squadra" e Pecco batte la Bestia Mondiale a due passi

«Ho attaccato, rischiato: ho avuto ragione». Pecco Bagnaia da ragioniere si trasforma in guerriero sulla lingua di asfalto di Sepang, penultima gara di campionaro. Con la possibilità di laurearsi campione nell'alba malese, il ducatista è autore di una partenza perfetta, la migliore della vita, e con il cuore in mano si prepara alla lotta. Rimane imperturbabile davanti alla fuga di Jorge Martin, un concentrato di manico e sregolatezza che si porta subito al comando. La corsa dello spagnolo finirà nella ghiaia al 7° giro, lasciando il palcoscenico a Bagnaia che si porta in testa con la Rossa di Bastianini negli scarichi e un combattente Fabio Quartararo, terzo. Si preannuncia un trionfo rosso, ma a metterci del pepe è proprio Enea, che ingaggia un duello al cardiopalma con il futuro compagno di squadra. Bagnaia non si tira indietro e il box Ducati trema. «Nessun ordine di scuderia ma vietato sorpassi pericolosi», tuona il team manager Davide Tardozzi. La Bestia lo prende alla lettera, anche se a 330 km/h il rischio è sempre dietro l'angolo. Dietro Quartararo non molla nonostante un dito fratturato. Con un meritatissimo terzo posto, il francesino della Yamaha rimanda la festa a Valencia tra due settimane.

«Che gara ragazzi», sorride l'allievo di Valentino Rossi al traguardo. «Assolutamente perfetta. Ho preso dei rischi per andare davanti, e mi trovavo dietro a Martin quando è caduto. E che battaglia con Enea. Abbiamo fatto un bel lavoro per il campionato. È la mia settima vittoria stagionale. Possiamo essere contenti».

Il duello non è passato inosservato in casa Ducati come dai tifosi con quella tabella esposta a Bastianini dal box una volta al comando con la scritta P1 Bagnaia. Un messaggio in codice? Nelle logiche di squadra è comprensibile, anche se può sembrare sfacciato in uno sport individuale come il motociclismo. «Bastianini è rimasto 3 giri davanti. Si sta giocando la terza posizione in campionato», sottolinea Tardozzi. Il cuore della Bestia, come il suo talento sopraffino sono indiscutibili ed il vero duello con il coltello tra i denti è rimandato al prossimo anno. «Non ci sono stati favori». Con 47 punti da recuperare, il riminese è fuori dalla lotta al titolo, mentre si gioca il podio con Espargaro (Aprilia). «Ho cercato di passare Pecco in tutti i modi, ma non ce l'ho fatta. Bagnaia è stato bravissimo. Ora sono a un punto da Aleix: l'obiettivo è il 3° posto in campionato».

Con 23 lunghezze di vantaggio, a Valencia il

mondiale sarà solo un affare tra Bagnaia e Quartararo. Al ducatista bastano solo 2 punti e quindi un P14 per laurearsi campione. Anche a pari punti vincerebbe Pecco per numero di vittorie. La festa sembra solo rimandata.

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