La festa del Real Madrid per la tredicesima Champions League messa in bacheca, la terza consecuitva, è stata forse rovinata da poche parole di Cristiano Ronaldo. "Giocare a Madrid è stato bello", ha detto in campo il pallone d'oro. La sua "bomba" ha però un retroscena: cosa lo sta spingendo lontano dalla Spagna, destinazione - pare - Psg o Manchester United?
Secondo As, dietro l'addio di CR7 ci sarebbero i soldi. Cristiano da qualche tempo chiede alla società un adeguamento del contratto per arrivare a guadagnare più o meno come Messi e Neymar. Non che la stella del Real guagdagni poco: ad oggi il suo stipendio è di più di un milione di euro netti al mese. Per la precisione 21 milioni l'anno. Mica pochi. Eppure già mesi fa CR7 avrebbe comunicato ai suoi compagni l'intenzione di cambiare aria. Florentino Perez, in fondo, dopo la finale di Champions vinta con la Juve a Cardiff aveva promesso di rivedere il contratto. Poi però non se ne era fatto nulla.
Dopo il primo contatto tra José Angel Sanchez, direttore generale del Real, e Jorge Mendes, il potente agente di Ronaldo, infatti, non si era parlato di cifre la minaccia di andarsene prima della conclusione del contratto (prevista per il 2021). Ma qualcosa è andato storto: il portoghese, infatti, si sarebbe sentito 'tradito' dal patron. A dicembre, infatti, il Real aveva provato a proporre un accordo a Ronaldo: 9 milioni di euro l'anno di aumento, però legati agli obiettivi: vittoria della Champions, della Liga e del pallone d'oro. La proposta è stata considerata "offensiva" da Ronaldo per la sua storia nel club. E così i rapporti sono arrivati ai minimi termini.
Senza contare che la notte in cui il portoghese ha conquistato il quinto Pallone d'Oro, Perez si era lasciato andare a parole di apprezzamento per Neymar. Ecco spiegate dunque le parole di Ronaldo a fine partita e la risposta fredda del patron del Real: "Oggi quello che conta è il club".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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