Ecco il parallelo misto: la parità di genere che non piace

Italia con 21 atleti tra giovani e veterani. Oggi il quartetto azzurro inizia con l'Ucraina

Ecco il parallelo misto: la parità di genere che non piace
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I Mondiali hanno fretta di cominciare e già oggi assegneranno, prima ancora della cerimonia di apertura, prevista nel tardo pomeriggio, la prima medaglia di questa rassegna iridata che torna in Austria dopo quella di Schladming del 2013 -, sulle nevi di Saalbach Hinterglemm, dove tutti ricordano la celebre edizione del 1991 che si conquistò il titolo di Sunny champs per il meteo: abbronzati, vincenti e felici. Chissà se la storia si ripeterà con il cambiamento climatico che lascia ben più di qualche prato verde fra gli alpeggi ai 1003 metri di quota di questo paradiso della Salzuburger land. Ladies first? Eh no. Ci vuole par condicio e inclusività e così la prima medaglia è doppia, di squadra e mista. Team parallel event, ecco il suo vero nome: alias, più per i nemici, la gara a cui non in molti interessa partecipare.

Ma tant'è: anche la Federsci internazionale segue le mode. L'Italia ha convocato 21 atleti, 10 ragazze, 11 ragazzi, puntando in qualche caso sull'anzianità e il curriculum, come Innerhofer e Gross; in altri casi sulla gioventù come Giorgia Collomb, con qualche mugugno per l'esclusione di Asja Zenere, e sulla fiducia in un recupero lampo di Giulio Bosca, infortunato ad inizio stagione e mai al cancelletto quest'anno. Ci sono 4 posti per ogni disciplina, tranne il superG dove possiamo schierare un full, dato che abbiamo la campionessa in carica Marta Bassino. Oggi lei, però, non prenderà parte a questa ouverture serale ad eliminazione diretta (Raisport ed Eurosport dalle 15), perché concentrata sul suo superG di giovedì, forse una delle manche più attese in casa Italia.

E allora, con ordine: oggi per un sigillo ci saranno Alex Vinatzer (foto), che nel 2019 fu bronzo in questo format, Filippo Della Vite, Lara Della Mea e la matricola Giorgia Collomb.

Subito l'Ucraina, poi sfida nei quarti a Francia o Gran Bretagna. Per la cronaca nel 1991 fu il mondiale degli uomini: anche se un certo Alberto Tomba steccò in gigante e fu quarto in slalom, arrivarono i due argenti di Peter Runggaldier in discesa e Kristian Ghedina in combinata.

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