Neanche il tempo di sbarcare a Milano dopo mesi di assenza e Steven Zhang ieri era già al lavoro nella sede del club nerazzurro in viale della Liberazione. Il segnale di come in casa Inter non ci sia tempo da perdere. Da un lato la voglia di festeggiare il primo trofeo da presidente del club (quello scudetto che nella Milano interista manca da 11 lunghi anni) dall'altro la consapevolezza di dover risolvere le tante problematiche che attanagliano la società.
Ecco perché Zhang jr (non dovrà sottoporsi a quarantena, avendo autorizzazione a muoversi per comprovate esigenze lavorative) è ufficialmente operativo per ristrutturare l'Inter. Mosse necessarie, affinché il tricolore in arrivo sia il punto di partenza per l'apertura di un ciclo di vittorie e non il traguardo finale della gestione Suning. Il primo step fondamentale riguarda il prestito di 250 milioni dal fondo americano Bain Capital. Un'operazione in cui si farebbe garante del debito direttamente Suning attraverso la società lussemburghese Great Horizon, con cui la famiglia Zhang controlla il club. Una mossa volta a non gravare sul malandato bilancio nerazzurro. Tradotto: nelle casse entrerebbe la liquidità necessaria per ottemperare a tutti i costi di gestione senza peggiorare l'attuale situazione debitoria.
L'Inter è anche al lavoro - sfruttando il volano della vittoria del campionato - per aumentare i ricavi dai propri sponsor. Per questo Suning flirta con Adidas al posto di Nike (scadenza nel 2022) e potrebbe far subentrare al main Pirelli un'azienda cinese che garantirebbe 25 milioni a stagione per campeggiare sulle maglie interiste. Denari necessari per accontentare Antonio Conte, evitando di sacrificare sul mercato i gioielli della squadra. In agenda ci sono, infatti, i summit con i procuratori di Lautaro Martinez, Bastoni e De Vrij per siglare i rinnovi impostati da mesi. Dopodiché toccherà a Barella.
Per quanto riguarda il tecnico salentino il faccia a faccia è programmato a scudetto vinto aritmeticamente. Conte chiederà a Suning sostegno e chiarezza sui progetti per rivincere in Italia e provare a fare strada in Europa. Per riuscirci serve allargare la competitività della rosa con un vice Lukaku, un esterno mancino di fascia, un difensore centrale rapido, un dodicesimo che possa ereditare in futuro la porta di Handanovic e un vice Brozovic. Nel frattempo Zhang punta ad abbassare il monte ingaggi: ecco perché i contratti in scadenza di Young e Kolarov (percepiscono entrambi 3 milioni netti) non verranno rinnovati.
In bilico pure Ranocchia e D'Ambrosio oltre a Vidal (vincolato fino al 2022 con uno stipendio da 6,5 milioni annui) che potrebbe essere liberato dinanzi a un'offerta. Tagli necessari per non toccare i big della rosa. Work in progress. L'agenda milanese di Zhang è decisamente full.
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