Addio a Chimenti, papà del nostro golf

Era appena stato rieletto presidente

Addio a Chimenti, papà del nostro golf
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Addio al papà del golf. Il presidente federale Franco Chimenti è morto ieri all'età di 85 anni. Era appena stato rieletto per il suo settimo mandato con oltre il 70% dei voti. Se ne va uno dei dirigenti storici dello sport italiano, amico di lunga data del presidente del Coni Giovanni Malagò. «Perdo un fratello» ha detto commosso il numero 1 del Comitato olimpico, «che ha onorato lo sport fino all'ultimo. Il nostro mondo da oggi diventa orfano di un dirigente di innegabile spessore, di un uomo di grande cultura, unanimemente apprezzato e benvoluto da tutti. Abbiamo il dovere di valorizzare il suo esempio e di rinnovare l'impegno e l'entusiasmo con cui ha affrontato la vita».

Napoletano, classe 1939, Franco Chimenti era stato professore universitario di Chimica Farmaceutica all'Università La Sapienza di Roma, dove ha ricoperto poi la carica di Preside. Nel 2002 ha preso il timone della Federazione Italiana Golf, dopo essere stato anche presidente della Lazio nel 1986. Di sfide ne ha affrontate diverse, e lo ha fatto sempre senza mai tirarsi indietro; ma il golf, sport che ha contribuito a rendere sempre più popolare nel nostro Paese, era diventato la passione di una vita. L'ultimo suo capolavoro è stato portare a Roma nel 2023 la Ryder Cup, massima manifestazione mondiale.

«Provo grande dolore per la scomparsa di Franco, storico presidente e grande figura dello sport italiano. Ci mancheranno la sua energia e positività», le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

«Un colpo che arriva dritto al cuore, improvviso, doloroso: Franco! In un attimo mi passano davanti le immagini di quarant'anni, fino a questi ultimi, che ho vissuto per cercare di dare piccoli contributi al tuo grande sogno, che hai realizzato e consacrato: la Ryder Cup», così il ministro per lo Sport, Andrea Abodi.

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