Un sabato esagerato quello del Gran premio del Belgio che ha visto Norris schiantarsi contro un muro in condizioni assurde e la Ferrari naufragare sott'acqua come un bimbo a cui si sgonfiano i braccioli sul più bello, prima di applaudire le prestazioni straordinarie di Verstappen, Russell e Hamilton, quelli che Enzo Ferrari una volta avrebbe chiamato dei veri cavalieri del rischio. Verstappen è stato l'unico a scendere sotto i 2 minuti in Q3, il sorprendente Russell, un altro uomo del futuro e il solito Hamilton, gli unici a restargli in scia. Gli altri sono sprofondati tutti a più di un secondo di distacco, disegnando uno schieramento di partenza inedito e inaspettato (Bottas avrà anche 5 posizioni di penalità).
Quei tre hanno fatto volare le loro auto sul bagnato come se nulla fosse, incuranti di quello che avevano appena visto quando all'inizio degli ultimi 10 minuti di qualifica, Lando Norris era andato a muro rischiando davvero troppo in condizioni allucinanti come aveva appena gridato Vettel in radio: Red Flag! Red Flag!. Aveva ragione. Michael Masi questa volta non è stato un campione di reattività. Le prove andavano sospese. Norris non sarebbe finito in ospedale con un gomito malmesso e Vettel non avrebbe urlato un altro: «Che ca**o avevo detto!». Seb si è subito fermato accanto ai resti della McLaren aspettando a ripartire fino a che non ha verificato con i suoi occhi che Lando si stesse muovendo. Un gesto nobile e sensibile che merita un applauso.
Liberty Media ha varato il nuovo calendario riducendo le gare a 22, resta ancora qualche incognita (Qatar o Bahrain 2 il 21 novembre), ma almeno adesso si sa quante tappe mancano alla bandiera a scacchi visto che la lotta si sta facendo sempre più tosta. Oggi Max avrà una grande occasione, partendo dalla pole cercherà di stare lontano dai guai che qui alla prima curva sono sempre tanti. Certo, avere di fianco un Russell senza nulla da perdere, potrebbe renderlo nervoso. Forse avrebbe preferito il solito Hamilton che invece avrà alle sue spalle. Quasi una morsa con gli uomini del domani Mercedes.
Lontani, anzi lontanissimi, dalle posizioni che contano sono invece rimasti i ferraristi. Leclerc ha l'11° tempo, Sainz il 13°. Charles guadagnerà una posizione per la penalizzazione di Bottas, ma non cambierà molto. Resta la delusione per esser rimasti fuori dal Q3 quando Charles, ma pure Carlos, avrebbero potuto provarci. Sainz parla di Ferrari senza grip, senza temperatura nelle gomme anteriori, impossibile da spingere. Leclerc se la prende con la tempistica scelta per il cambio gomme e dopo esser sbottato via radio («Ragazzi, dobbiamo parlare...
che cosa abbiamo combinato...») spiega: «Abbiamo montato le intermedie in anticipo, ci abbiamo provato ma è andata male, niente miracolo. La gara? Con l'asciutto, potremmo fare qualcosa di buono». Ci vorrebbe davvero un miracolo.
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