Una vince ancora, l'altra si accomoda insieme sul podio. Sono Federica e Sofia, sorelle d'Italia che non hanno più bisogno di essere rivali per dimostrare il loro valore. Brignone firma una vittoria epica in superG, per la sua prima gloria in val D'Isere.
Davanti a tutta la family, esaltata da Davide, fratello e mentore, traccia linee perfette sul ghiaccio della Oreiller Killy: 44/100 refilati a Kasja Lie, oltre mezzo secondo a Sofia Goggia, felice anche con l'influenza, per un altro podio e per la quinta doppietta in condominio con Brignone fin dal 2018.
La più recente? A ranghi invertiti e in discesa, con Sofia, seconda, e Fede terza. Ed erano solo sei giorni fa a Sankt Moritz. E allora le cortesie si sprecano: «Stiamo facendo qualcosa di meraviglioso per lo sci», dice Brignone, capocannoniera della valanga rosa con 24 sigilli, uno in più di Goggia, in questo derby infinito. «Hai pennellato come Mantegna», le risponde la bergamasca che di capolavori si intende: il suo è «Un po' sporco, anzi wild», parole sue, ma non le toglie il sorriso sul viso. Un bel un, due, tre da inizio stagione in cui Goggia ha vinto e fatto podio in superG e discesa, oltre ad aver ritrovato solidità in gigante. Brignone, invece, è full gas: alla terza vittoria da inizio Coppa 2024, oltre a due podi per quello che «probabilmente è il mio miglior avvio di anno».
Eppure la soddisfazione va oltre i numeri: c'è chi le fa notare che ha eguagliato in vittorie un certo Gustav Thoeni; c'è chi le chiede quando vincerà anche in discesa; c'è chi considera che nel suo curriculum il 50% della gioia arriva proprio dal superG, «da sempre la mia disciplina preferita», anche se poi sono 9 i superG vinti contro i 10 bellissimi giganti, oltre alle 5 combinate. Lei si schernisce: «Oggi sono fiera di come ho sciato, ma certi paragoni danno i brividi e, soprattutto, mai sedersi sugli allori».
Pignola, autocritica: il segreto della sua longevità agonistica e della sua cazzimma in pista ne fanno una Rossella O'Hara dello sci: «Sì, domani è un altro giorno, sempre». Lo pensano anche le molte big, costrette ieri a mettere la freccia e ad abbandonare l'agone: la neve di Francia ha tradito anche la nostra Marta Bassino, che scia bene, ma ancora non va a segno e con lei, tanto per dire, Lara Gut Behrami, Ester Ledecka, Alice Robinson e soprattutto Mikaela Shiffrin.
L'americana aveva provato la discesa senza gareggiare: puntava sul superG, ma resta a secco di punti che nella overall sono 620, 63 lunghezze più di Brignone. Il segreto? «Aver fatto una buona estate e non mettermi pressione», dice la valdostana, «ora mi godo questi bellissimi regali di Natale».
Le slalomiste, invece, proseguono, giovedì, per Courchevel.
Fra i signori, è sempre Marco Odermatt, su Filip Zubcic (19/100) e Zan Kranjec (226) a lasciare la firma anche sulla Gran Risa. Out Luca De Aliprandini e Pippo Della Vite, Giovanni Borsotti e Alex Vinatzer in top 20. Oggi gara due (Dirette Tv 10 e 13.30).
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