Federer sotto i ferri per non perdere i Giochi

Lo svizzero operato in artroscopia per ripulire il ginocchio. Tornerà tra un mese

Federer sotto i ferri per non perdere i Giochi

Un'operazione per il rilancio. Il 34enne Roger Federer si è sottoposto a un intervento chirurgico in artroscopia di pulizia del ginocchio. Un infortunio patito il giorno seguente alla semifinale persa agli Australian Open contro il serbo Novak Djokovic. E' senz'altro un intoppo al cammino stagionale del vincitore di 17 Slam, che ha fatto di necessità virtù quella di affrontare le sale operatorie per salvaguardare la propria salute, in un anno che prevede l'appuntamento clou dei Giochi di Rio. «Anche se ho avuto questo problema, sono comunque felice di essere rimasto sano per tutto questo tempo», ha spiegato in un comunicato l'elvetico. Di rado infatti è capitato a Federer di andare sotto i ferri. «L'intervento è riuscito alla perfezione e spero di tornare presto. Lavoro duramente con il mio team per tornare il prima possibile». Ciò nonostante, la rottura del menisco costringerà il campione di Basilea a restare fermo per circa un mese. Di conseguenza non solo salterà i tornei di Rotterdam (dall'8 al 21 febbraio) e di Dubai (22-27), ma non potrà nemmeno scendere in campo nel primo turno di coppa Davis (già vinta nel 2014) dei rossocrociati proprio contro gli azzurri, in programma dal 4 al 6 marzo all'AdriaticArena di Pesaro. Anche se Roger aveva già fatto capire che in ogni caso non sarebbe stato della partita.«Sono dispiaciuto di saltare due dei miei tornei preferiti» sottolinea Roger. Entrambi gli eventi del Tour, infatti, hanno sempre regalato gioie allo svizzero, che ha conquistato nove degli ottantotto titoli in singolare della carriera proprio su questi campi veloci. Nell'emirato, soprattutto, il tennista di Basilea ha espresso il meglio: qui l'elvetico si è imposto per ben sette volte, compreso l'ultima stgione in cui fu in grado di sconfiggere per 6-3 7-5 il robot Nole Djokovic. Quasi un miracolo.Una pausa, comunque, che permetterà a Federer di ricaricare le pile in vista del possibile rientro per il 7 marzo a Indian Wells o a Miami. E in California il 34enne potrebbe incrociare nuovamente il serbo: il balcanico si trova all'apice della carriera, mentre il meno giovane è in fase calante, ma gli scontri tra i due restano esaltanti, vedi l'ultimo match agli Australian Open vinto in quattro set da Djokovic, che in virtù di quel successo ha messo la freccia e comanda nei precedenti contro Federer (23-22). Una sconfitta mal digerita dallo svizzero tanto che nella conferenza stampa di rito si è tolto più di un sassolino: a un giornalista che chiedeva a Roger se il dominio di Nole avrà mai fine, ha replicato «Non mi pongo domande stupide come questa».

Ma adesso l'elvetico può sorridere: in estate arrivano Wimbledon e le Olimpiadi di Rio, competizioni in cui si è espresso ai massimi livelli: sui campi d'erba inglesi Roger si è imposto per sette volte dal 2003 al 2012; ai Giochi invece è riuscito a conquistare l'oro in doppio nel 2008 ma ha ceduto al beniamino di casa Andy Murray quattro anni or sono. Recentemente ha anche accettato l'invito di Martina Hingis a disputare il doppio misto. Certamente gli obiettivi non mancano.

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