Il primo vero sole d'estate di Milano accoglie Federica Pellegrini che si presenta in infradito e inizia il conto alla rovescia che la porterà a Rio de Janeiro, alle Olimpiadi del 2016. Il traguardo: «Penso che sarà il punto di chiusura della mia carriera». Per un finale in grande «stile» Fede non lascia nulla al caso. A partire dalla tavola: «A settembre con Marco Bianchi, divulgatore scientifico nella squadra del prof. Veronesi, studieremo gli alimenti giusti per riuscire a dare il 110 per cento». L'eccezione sarà solo per la parmigiana «di mamma Cinzia, il piatto preferito».
Per il resto è pronta a qualsiasi sacrificio a partire dagli Europei di Berlino: «Abbiamo lavorato duro, adesso vogliamo divertirci tra Milano e Torino», spiega Federica parlando della Swimming Cup. Con in testa sempre Rio: «Adesso gli Europei, l'anno prossimo i mondiali, voglio arrivare in progressione».
È una Fede all'insegna della sobrietà quella che precisa il tweet «mondiale» sui giocatori senza cresta e orecchini: «Non era riferito a Balotelli, ma sottolineare come fossero veri atleti, pronti a sudare fino all'ultimo per l'obiettivo della vita». Come lei che rifugge dall'etichetta di superstar di Berlino 2014: «Non mi interessa, penso solo a far bene». Non si riesce a farla sbilanciare, da scaramantica quale è: «Sono concetrata soprattutto sui 200 stile, la mia gara. Ne parleremo con Lucas». Senza la Muffat la vasca è in discesa: «Mi ha sorpreso il suo ritiro, anche perché aveva appena fatto tempi da medaglia. È strano». Se l'abbandono della francese è inaspettato, l'outing di Thorpe non la scompone («l'orientamento sessuale non fa differenza per me»), mentre al riguardo Magnini seduto al suo fianco aggiunge: «Mi fa piacere che adesso sia più sereno». Non solo Muffat e Thorpe, anche Fede ha vissuto momenti difficili e «per gestire la mia ansia mi sono affidata a una persona straordinaria». La tentazione di dire basta non l'ha mai sfiorata, «nemmeno dopo un fallimento, anzi la rabbia mi dà la carica per ripartire». È successo anche dopo Londra 2012, e si è visto ai mondiali di Barcellona.
Già le Olimpiadi, è il decennale di Atene, che ha dato inizio alla favola e sancito il passaggio di consegne tra lei e Franziska van Almsick, il suo idolo da piccola. E ora nuoterà nella piscina della tedesca: «Un brivido. La vasca di Berlino è bella e molto veloce...». E val bene un'estate «rovinata» «ma speriamo che sia calda...», anche se probabilmente non riuscirà a togliere il segno dell'abbronzatura come da ultimo tweet.
Ci ha provato giocando a fare i castelli in spiaggia, poi con Filippo Magnini prima di tuffarsi in vasca a Milano è passata in gioielleria, ma l'anello che coccola al dito non è nuovo: «Me l'ha regalato mia mamma nel 2004, l'anno di Atene...». Riecco i Giochi, Fede ha iniziato il conto alla rovescia per Rio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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