
C'era una volta Thiago Motta. In nove mesi il suo erede Vincenzo Italiano ha cancellato e spazzato via il ricordo del predecessore dai cuori del popolo rossoblù. A suon di risultati. Viene ora da sorridere nel ripensare a chi in estate profetizzava un Bologna da metà classifica dopo l'addio dell'italo-brasiliano e l'ingaggio al suo posto dell'allenatore originario di Ribera. E invece ancora una volta ci aveva visto lungo quella vecchia volpe di Giovanni Sartori. Il responsabile dell'area tecnica rossoblù aveva deciso di puntare su Italiano, reduce da un ottimo triennio alla guida della Fiorentina (eppure non troppo apprezzato come avrebbe meritato in riva all'Arno) per mantenere in alto il club emiliano.
Detto, fatto. Il tutto senza tre pilastri della cavalcata Champions come Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers. Italiano non si è scomposto, preferendo - come sempre nella sua carriera - lasciar parlare il campo. Ora i rossoblù veleggiano al quarto posto dopo aver travolto 5-0 la Lazio. Una prestazione di forza sancita da un gioco spettacolare che non si era visto in maniera così dominante neanche nella scorsa fantastica annata. E il bello deve ancora venire: il Bologna è pure in semifinale di Coppa Italia e ha ottime chance contro l'Empoli di staccare il pass per la finalissima di maggio a Roma. Sarebbe la quarta finale di coppa (tra Italia e Conference) in un triennio per Italiano, che era arrivato tra i mugugni di una tifoseria ora letteralmente innamorata del proprio condottiero. Tanto da dedicargli un coro sulle note di Poetica di un tifoso bolognese doc come Cesare Cremonini.
In fondo il lavoro di Italiano sotto le Due Torri ha davvero qualcosa di poetico nell'eleganza della sua realizzazione. Così come alzare un trofeo sarebbe qualcosa di storico. Prima c'è però anche un sogno Champions da cullare. Grazie agli incontenibili Odgaard, Orsolini e Ndoye (anche oggi a segno) senza dimenticare la crescita di Castro (autore del momentaneo 4-0) che viaggia verso la doppia cifra dopo il semestre mottiano da panchinaro.
Elementi che il lavoro di Italiano ha saputo valorizzare al meglio. Da segnalare poi la crescita di Fabbian che ha fissato il punteggio sul 5-0 e vanta estimatori importanti (Milan in primis) in vista dell'estate. Gli stessi che potrebbero presto bussare pure alla porta di Italiano
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