La fuga dalla Ferrari continua. Dopo David Sanchez tocca a Laurent Mekies (nella foto) andarsene da Maranello. Dopo l'aerodinamico tocca al direttore sportivo. I binottiani lasciano la barca dove evidentemente non si sentono più a loro agio. Volevano crescere, si sono sentiti bloccati e messi un po' da parte e hanno cercato una via d'uscita.
È normale che avvenga quando in un'azienda come in una squadra sportiva cambia il numero uno. Era prevedibile che potesse capitare anche a Maranello e anche per questo era scontato che la Ferrari avrebbe buttato via un anno per riorganizzarsi dopo aver deciso di lasciare a casa Mattia Binotto a novembre e aspettato gennaio per accogliere il successore. Dopo le prime fughe di inizio anno Fred Vasseur aveva detto: «Credo sia inevitabile che qualcuno se ne sia andato. Ci sono persone che erano molto vicine a Binotto e di conseguenza hanno preferito andare via. Ma non mi sento preoccupato o dispiaciuto. E immagino che altre persone si siano preoccupate per il loro futuro». Lo aveva detto smentendo la fuga di Mekies di cui si parlava fin dalla prima gara della stagione.
Mekies, che in Ferrari era direttore sportivo, andrà a ricoprire il ruolo di Tean Principal in Alpha Tauri al posto di Franz Tost. Un bel passo avanti in carriera. Un altro ex ferrarista che diventa numero uno di un team dopo Andrea Stella. Avrà certamente fortuna perché è un classico degli ultimi anni: chi lascia la Ferrari poi comincia a vincere.
L'ingegner Mekies era in Ferrari dal 2018 dopo aver cominciato la carriera in F1 proprio alla Minardi dove tornerà adesso. Quarantacinque anni da Tours, è quello che in tv sembra uscito da un film della Pantera Rosa. L'importante adesso è che non fugga anche Leclerc.
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