E’ un medaglia di legno arrabbiata, come capita spesso nella scherma. E che purtroppo fa arrabbiare, anche se per la sciabola femminile era una medaglia quasi impossibile. Irene Vecchi, Rossella Gregorio e Loreta Gulotta, con Ilaria Bianco partita come riserva ma poi buttata nella mischia, quest’anno finora avevano messo insieme un quinto posto in coppa del modo, e dunque ecco perché si poteva solo sognare. Ma in fondo l’impresa non era così lontana, se non fosse stata la semifinale con l’Ucraina ad avvelenare il clima di Rio. E’ finita infatti 45-42 per le ragazze dell’Est, ma il match ha avuto un tempo supplementare per una protesta ufficiale azzurra che alla fine ha portato l'espulsione di un membro della commissione arbitrale che tifava contro, anzi tifava per le sue: l'ucraino Vadym Guttsait infatti si agita troppo a bordo pedana per influenzare gli arbitri, a così gli viene immediatamente revocato l’accredito.
Poi la finalina con gli Usa: parte la Gregorio ma resta sotto 2-5, con la Gulotta si va 6-10, la Vecchi chiude il primo giro contro Hibtihajd Muhammad, la sciabolatrice velata, e nonostante la buona volontà di tutte si capisce che non ce n’è. Entra la Bianco e recupera un po’, ma alla fine gli Usa vincono 45-30. E alle azzurre resta solo l’arrabbiatura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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