Finali europee crocevia del "domino" panchine

Sarri e Pochettino attendono le sfide di Coppa Gasp e Inzaghi alla finestra, sorpresa Klopp?

Finali europee crocevia del "domino" panchine

La tavola è imbandita con pietanze succulente, il menù è di quelli stellati e le portate di spessore. Si parte con l'antipasto della casa, quel Marcello Lippi campione del mondo 2006 con gli Azzurri che, per l'occasione, torna sulla panchina della Cina con l'obiettivo di portare il dragone ai Mondiali 2022 in Qatar. Ma l'offerta, solo per palati fini, è appena cominciata.

Perché il calciomercato degli allenatori, mai come quest'anno, ne vede coinvolti un numero incredibile: da Klopp a Pochettino, da Sarri a Gasperini, Inzaghi, Guardiola, Gattuso e così via. Eccezion fatta per il Napoli, dove la conferma di Ancelotti appare scontata, tutti i grandi club dovranno fronteggiare il problema della guida tecnica.

La Juventus resta l'ago della bilancia; perché una volta definita la titolarità della panchina bianconera, a domino si decideranno tutte le altre. E mentre si susseguono i rumors attorno a Pep Guardiola, risalgono le quotazioni di Jurgen Klopp (ma il Liverpool difficilmente lo lascerà partire gratis) e Mauricio Pochettino. Ovvero i due tecnici che fra sei giorni al Wanda Metropolitano di Madrid si giocheranno la Champions 2019. «Deciderò dopo la finale, voglio restare a Londra, con la società parleremo di come fare il prossimo passo per il futuro», le parole del tecnico del Tottenham. Il quale, però, riferiscono i ben informati, sa di aver già fatto il massimo con questa squadra. Tradotto: o ci sarà un piano di rilancio e forti investimenti o potrebbe anche cambiare aria. E magari trasferirsi proprio a Torino, lì dove arriverebbe volentieri anche Guardiola: «Ma non c'è la sua volontà di andare alla Juventus e ci sono due anni di contratto - ha tagliato corto Alberto Galassi, avvocato e membro del cda del Manchester City - qualcuno sta speculando».

E poi ci sono loro, i piani B: Maurizio Sarri e Simone Inzaghi. Il primo ha una clausola per uscire anticipatamente dal suo contratto con il club inglese da 5,5 milioni di euro, che potrebbe pagare la Juventus. Il club, però, preferirebbe tentare la carta Inzaghi in primis, per il quale è giunta l'offerta di rinnovo di contratto da Lotito (stipendio di 2,5 milioni di euro a stagione) oltre ai sondaggi di Siviglia e Milan. Il Diavolo, dal canto suo, sa benissimo che la riconferma di Gattuso è soggetta alla qualificazione in Champions. In caso di fallimento, al fianco del nome di Inzaghi torna di moda anche quello del portoghese Jardim del Monaco, che potrebbe sbarcare grazie ai buoni uffici di Mendes e soprattutto Campos, attuale ds del Lille da tempo accostato ai rossoneri.

E Allegri? L'ormai ex allenatore della Juventus potrebbe tentare l'avventura al Paris Saint-Germain, dove la situazione del tecnico Tuchel è sempre più difficile, ma deve battere la concorrenza di Sarri (ancora lui!). Quest'ultimo potrebbe lasciare strada libera al livornese qualora arrivasse la chiamata della Roma, che ha in Gasperini però la sua prima scelta.

Con l'Atalanta (il dessert della casa che domani potrebbe festeggiare il posto Champions) pronta a gettarsi a capofitto su Di Francesco o Giampaolo: quest'ultimo incontrerà lunedì il presidente della Samp Ferrero per parlare del futuro, contro la Juve l'ultima della sua carriera in blucerchiato?

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