Firenze le prova tutte per bastonare la Signora

Firenze le prova tutte per bastonare la Signora

A Firenze stasera vorrebbero vedere Diego Della Valle in tribuna. Per portarlo in trionfo, sussurra voce di popolo. Questa sarebbe la volta buona, ridacchia voce di popolo. Se serviva uno psicologo da spogliatoio, cosa chiedere di più? C'è Fiorentina-Juventus e lui ha cominciato a mazzolare Marchionne, Elkann e la Fiat. Scelta magari casuale, ma decisiva per i tifosi. Montella non poteva chiedere di meglio per trasformare qualche pecorella in leone. I fiorentini hanno veleno e lingua lunga da vendere, ecco fatta l'atmosfera Arena style o vecchio Colosseo. La Juve a Firenze è sempre un invito ai peggiori stimoli della nostra vita. Se ne sono viste di tutte, stavolta il revival delle cose antipatiche è recente.
Il caso Berbatov è sale sulle ferite. Per il momento la Juve non ha nemmeno rimborsato il prezzo del biglietto aereo usato dal bulgaro, che poi ha preso tutti per il naso ed è ritornato in Inghilterra. Senza dimenticare quella corte smodata a Jovetic, destinata a riproporsi nel prossimo mercato. A sua volta l'idea di sfilare Quagliarella dalla rosa bianconera era una bella pensata. «Ci avrebbe fatto comodo, c'è stato qualche approccio in estate», ha raccontato Montella. E, visti gli ultimi gol, sarebbe stato uno sberleffo degno di un colpo di lingua fiorentina. Antonio Conte, che deve nascondersi, è un invito a non dannarsi troppo per pescare la soluzione. La società ha cominciato a pensarci venti giorni fa, senza trovare altra idea che farlo sedere in tribuna autorità dove, fra l'altro, la presenza di Marotta garantirà il necessario umor caldo. La gente vede nel dirigente il primo autore dello sgarbo Berbatov. Poveretto, non c'è da essere nei suoi panni. Se Conte se ne starà in albergo (come dicono le indiscrezioni ma anche il buon senso), lui sarà seduto a portata di mani, urla o salivazione proposte dai nobiluomini (o nobildonne) che circolano nelle tribune dove va di moda il cachemire. E con lui l'Agnellino che, nonostante tutto, gode di migliori salvacondotti.
Firenze canta e urla in attesa di godere, raccontano. Ma chi se la godrà? La logica calcistica dice che la Juve è più forte. La statistica non ha dubbi: l'ultimo successo viola risale a dodici anni fa, la Fiorentina ha vinto solo uno degli ultimi 21 incontri con i bianconeri. La Juve ha vinto tutte e sette le ultime partite in trasferta di campionato e, guarda caso, la prima del settebello coincide con il 5-0 rifilato ai viola nella stagione scorsa. Senza dimenticare che oggi il filotto di imbattibilità bianconero dura da 43 partite.
Dunque meglio pensare a tutto quello che fa sfida fuori campo. Conte per tutti e Conte contro tutti è un bel leit motiv: l'anno passato lo accolsero con le parrucche finte e l'interessato fece buon viso portandosene una a casa. Ma nel passato resta il ricordo di quella bandierina del calcio d'angolo, sradicata e sventolata a Torino, dopo un gol ai viola ma davanti ai tifosi della Viola. Conte era il capitano della squadra, è stato il capitano della Juve di Moggi: un peccato quasi originale. Se non si presentasse allo stadio sarebbe un sollievo anche per le forze dell'ordine, già impegnate per la parte loro. La società gli potrà garantire un posto fra le autorità (come dice il regolamento) non altrove perchè gli sky box sono tutti occupati e altre postazioni sono troppo piccole. Modo elegante per metterlo in difficoltà. «Ma non mi sembra che la Juve stia soffrendo la mancanza del proprio allenatore in panchina. La squadra, con Carrera, ha lo stesso spirito. Mi preoccupano più i giocatori», ha stemperato Montella. Che però capisce bene l'animo con il quale Firenze aspetta la Signora verso la quale il termine più gentile dice «odiata». «Questo è un derby e io, dal di fuori, l'ho sempre vissuto da entusiasta del calcio: sia per gli aspetti tecnici, sia per quelli comportamentali e psicologici. Vale un derby, anche se qui sono tutti fiorentini».
Certo, perchè in provincia esiste una buona dose di juventinità. E qualcuno arriverà a dar man forte ai 1500 previsti da Torino.

I biglietti sono andati esauriti in due giorni. Tutto è pronto, compresa una coreografia degna della Juve e delle parrucche. Firenze per ora se la gode. Velenosa, non pericolosa. Poi in campo.... Ci vorrebbero due sventoloni Della Valle style.

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