Se l'arbitro migliore è quello che non si nota mai, il debutto di Maria Sole Ferrieri Caputi è da dieci in pagella. La signora col fischietto scivola via come una presenza invisibile in un Sassuolo-Salernitana che già nelle premesse non sembra una sfida impossibile da domare e strada facendo diventa una partita a senso unico che rende il debutto della prima donna arbitro assolutamente indolore. Anche incolore, aggiungeremmo, ma questo non per colpa sua, anzi forse proprio per merito della sociologa livornese che non ha fatto proprio nulla per turbare una gara comunque senza storia. E il 5-0 finale per gli emiliani lo dimostra.
Insomma, un punteggio che avrebbe consentito alla signora arbitro anche una eventuale svista, ma Maria Sole non si è concessa nessuna distrazione. Scortata in campo da Ranghetti e Vivenzi, i guardalinee pronti a fare anche da guardaspalle, la Ferrieri Caputi è concentrata, non sembra nemmeno emozionata, abbozza un sorriso allo scambio dei convenevoli e via. Certo, l'occasione consiglia prudenza alle due squadre: i calciatori non si sfiorano nemmeno, quasi per paura della... maestra. Nei primi dieci minuti gli unici falli sono quelli laterali, per sentire il primo fischio dell'arbitro bisogna aspettare 11 minuti e 45 secondi ed è quello che certifica il gol di Laurientè.
Dopo 13'30'' finalmente qualcuno si scuote da questo surreale volemose bene: Daniliuc entra da dietro su Pinamonti e finalmente la Ferrieri può intervenire. È il fallo che rompe il ghiaccio, ma la storia si compie al 36', quando Maria Sole diventa la prima donna a fischiare un rigore agli uomini di serie A: è un rigore anche abbastanza fiscale, perché la signora in giallo va a intercettare un intervento di Maggiore su Ceide al limite della linea di fondo. Piede contro piede? Anca su anca? Avrebbe anche potuto sorvolare, ma è inflessibile: indice puntato verso il dischetto, i giocatori della Salernitana abbozzano qualche protesta, timida ed educata, forse con un uomo sarebbero andati più pesanti. Il Var comunque rassicura la Ferrieri e il Sassuolo va sul 2-0.
E il primo cartellino giallo? Sembrerà strano ma è un giocatore a mostrarlo all'arbitro e non viceversa, perché Kristian Thorstvedt, gentiluomo norvegese, si affretta a raccogliere il cartoncino che la Ferrieri ha perso in mezzo al campo e a sventolarlo davanti al fischietto per attirare la sua attenzione. Potrebbe essere l'unica sbavatura involontaria di una partita senza macchia. Fatto sta che da quel momento Maria Sole si ricorda delle ammonizioni e il primo a farne le spese è il salernitano Vilhena che stende Frattesi. Tra i due c'è anche un attimo di tensione ma appena la Ferrieri si avvicina con aria da maestrina i ragazzi tornano al loro... banco. Poi, per pareggiare i conti, ammonisce anche il neroverde Rogerio.
Senza problemi: cosa volete che sia per una che all'esordio nella categoria Esordienti ha espulso subito un portiere e si è ritrovata ad affrontarne la mamma fuori dal campo? E poi le mamme di un olandese e di un brasiliano chissà dove sono...
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