Francesca Dallapè: ''Così ho difeso la mia bimba dai ladri...''

La tuffatrice racconta la brutta disavventura: ''Hanno preso tutte le mie medaglie: i miei ricordi, anni di lavoro e sacrifici''

Francesca Dallapè: ''Così ho difeso la mia bimba dai ladri...''

''Non riesco a descrivere ciò che ho provato ma avendo mia figlia in braccio, per fortuna lo spavento si è trasformato in forza e ho reagito per proteggerla'' Francesca Dallapè racconta così gli attimi di terrore vissuti al cospetto dei ladri, che si erano introdotti nella sua casa di Villamontagna.

Una brutta disavventura, che difficilmente dimenticherà in breve tempo, per la tuffatrice Francesca Dallapè, che venerdì sera ha scoperto dei ladri all'interno del suo appartamento di Villamontagna, alle porte di Trento. I malviventi sono fuggiti con le medaglie vinte dalla campionessa, dall'argento olimpico di Rio 2016 conquistato nel sincro con la compagna Tania Cagnotto a quelle mondiali ed europee, tutte custodite in un cofanetto poi ritrovato dalla polizia in un cespuglio nei pressi dell'abitazione. ''Sono stati attimi bruttissimi. Stavo rientrando a casa con mia figlia in braccio - ha raccontato la campionessa di 33 anni - quando ho aperto la porta e ho visto due persone, due figure nere. Mi sono messa a correre, sono scappata via, ho perso l'equilibrio e sono caduta. Per proteggere la bambina mi sono buttata sul lato destro e ho riportato contusioni a ginocchio e spalla. La mia piccola per fortuna non si è fatta nulla. Adesso è tutto in mano alla polizia, so che qualche medaglia è già stata ritrovata''.

La tuffatrice, portacolori dell' Esercito, era rincasata dopo una cena dai genitori, che vivono nello stesso stabile e fa sapere che le contusioni che si è provocata potrebbero mettere in dubbio la partecipazione a Tokyo 2020. ''Non riesco a descrivere ciò che ho provato. Una paura devastante, ma avendo mia figlia Ludovica in braccio, per fortuna lo spavento si è trasformato in forza e ho reagito per proteggerla. Ho urlato tantissimo, a pieni polmoni, per farmi sentire e - ha raccontato su Instagram - sperare che loro andassero via. Nel frattempo sono scappata il più veloce possibile, ma purtroppo nella corsa disperata sono caduta e per far sì che non si facesse male la mia piccola, le ho fatto da scudo e mi sono procurata delle contusioni che ancora non so definire quanto incideranno nella mia carriera''.

I ladri per fortuna sono subito scappati: ''Non vi descrivo il disastro, tutto sotto sopra, mi sono sentita violata nella mia intimità, ma la cosa più brutta - ha spiegato - è stato scoprire cosa avevano portato via. Le medaglie più importanti della mia carriera: 8 ori europei, 2 argenti mondiali e quella olimpica. Tutte quante''. Compreso lo splendido argento, conquistato alle Olimpiadi di Rio, arrivato nel trampolino sincro da tre metri assieme alla compagna di squadra Tania Cagnotto. Le due atlete, che hanno avuto una figlia nello stesso periodo, erano tornate ad allenarsi assieme da qualche mese. Le foto delle mamme e delle loro bimbe avevano fatto il giro del web. ''Mi sono sentita portare via tutto.

La fatica, anni di lavoro duro, i miei ricordi e momenti di gioia ed emozione. Quelle medaglie - conclude Dallapé - non hanno alcun valore economico, ma hanno un valore affettivo, morale. Le custodivo con gelosia in un cofanetto''.

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