Roma - Fatti, non chiacchiere. Il messaggio di Eusebio Di Francesco, alla vigilia di Udinese-Roma, è chiaro. Il mercato (in uscita) resta però l'argomento principale che gravita attorno alla squadra giallorossa: l'ultimo a parlarne a Sky è stato Kevin Strootman («la Roma ogni tanto deve vendere i suoi giocatori migliori, Juve e Napoli no»), dichiarazioni che non sono piaciute ai dirigenti. Che pure a giugno potrebbero essere costretti a un nuovo sacrificio di un big - Alisson e Nainggolan i primi nomi sulla lista - per arrivare al perfetto equilibrio di bilancio richiesto dall'Uefa. Servono una trentina di milioni di plusvalenza, in attesa magari che la squadra blindi la Champions per la prossima stagione e che entro la fine del campionato arrivi finalmente un main sponsor (la trattativa con Turkish Airlines va avanti da tempo).
Il nuovo stadio è ancora sullo sfondo - voci ben informate parlano di posa della prima pietra non prima di fine 2018 -, così i risultati del campo diventano ora fondamentali. Da qui il richiamo di Di Francesco, che intanto un passo indietro sul suo credo tattico lo ha già fatto, rinunciando al tridente per ottenere il meglio dai suoi giocatori. «Io e loro per primi dobbiamo concentrarci sugli obiettivi, vorrei parlare più di calcio e avere grandi ambizioni - così il tecnico della Roma -. Ci sono squadre che fanno un tiro in porta a partita e sono davanti a noi... Mi sarei aspettato un distacco inferiore dal Napoli e dalla Juve, ma la responsabilità è anche la mia».
La Roma va dunque alla ricerca di punti e di conferme all'inizio di un mini-ciclo cruciale per la stagione. Dopo le vittorie con Verona e Benevento, all'orizzonte ci sono gli scontri diretti con Napoli e Milan, inframezzati dal doppio confronto di Champions con lo Shakhtar Donetsk. Ma oggi c'è l'Udinese dell'ex laziale Oddo, squadra con la quale vanta una striscia record nella storia giallorossa di nove vittorie di fila (quattro in terra friulana). Di fronte a un'agenda così piena, Di Francesco studierà un turnover scientifico. Intanto oggi recupererà Pellegrini, Nainggolan (che adesso sfoggia una cresta rossa) e soprattutto De Rossi, che tornerà titolare dopo 49 giorni.
In difesa Juan Jesus farà rifiatare Kolarov, Perotti ed El Shaarawy si giocano una maglia nei tre dietro Dzeko (che presto potrebbe far spazio a Schick). Fatti, non chiacchiere, sperando che la squadra faccia passi avanti in chiave Champions.
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