La Francia si iscrive all'Europeo dell'autogol. Germania "solo" Var

"Decide" Hummels: terza autorete del torneo. Poi la tecnologia salva due volte i tedeschi

La Francia si iscrive all'Europeo dell'autogol. Germania "solo" Var

La Francia mette già paura all'Europa. Tra tutte le vittorie di questo primo giro, quella dei bleus è la più autorevole, la più pesante, se non altro perché arrivata alla fine di un vero big match. Le cose più belle ce le ha fatte vedere Kylian Mbappé, anche se poi sono state cancellate da due inesorabili fuorigioco: un gol gioiello che sarebbe finito dritto dritto nella vetrina dell'europeo e l'assist al bacio per il raddoppio (annullato) di Benzema, e invece la cosa più importante, purtroppo per lui, l'ha fatta Mats Hummels con l'autogol che ha condizionato tutta la partita. Prima sconfitta in una gara inaugurale dell'Europeo nella storia tedesca.

È la sfida tra le ultime due nazionali campioni del mondo, ma mentre la Francia è ancora quella di Mosca, la Germania è rimasta ferma a Rio, a quella fantastica galoppata del 2014. E ieri sera a Monaco si sono ripresentate così: i galletti disposti subito a lucidare il titolo, i tedeschi condannati a inseguire le ombre del passato. La squadra di Loew è rimasta alla sconfitta in semifinale degli Europei di cinque anni fa proprio contro la Francia a Marsiglia, ma soprattutto alla clamorosa eliminazione al primo turno dei mondiali russi in quella che è stata la sua Corea. Anche le facce in campo portano i segni del tempo e se davanti i tedeschi si affidano ancora al vecchio Thomas Mueller, peraltro uno dei più pericolosi, in difesa devono addirittura rispolverare Mats Hummels, vecchio centrale del Borussia, già lento ai tempi del trionfo mondiale in Brasile, e fuori dalla nazionale dal 2018. Loew lo rispolvera proprio alla vigilia di questo europeo, lo mette in mezzo a Ginter e Rudiger nel tentativo di rafforzare la difesa e lui lo ricambia con una sciagurata zampata alla Niccolai sul primo cross pericoloso di Lucas Hernandez.

È l'autogol che sblocca la supersfida, questa Germania-Francia che poteva essere la finale e invece è la sfida del primo turno di un girone incredibile, un concentrato di potenze (aggiungendo il Portogallo) a fronte di altri gruppi morbidissimi, come quello degli azzurri.

La differenza tra francesi e tedeschi è nella svirgolata di Hummels ma soprattutto nel contrasto tra la brillantezza dell'attacco francese, con Pogba e Mbappe che mettono subito i brividi a Neuer, e la macchinosa retroguardia tedesca. Ma anche a centrocampo la bilancia è tutta dalla parte dei Bleus e la reazione tedesca nei primi 45' si limita a due punizioni senza pretese di Kroos.

E se a Pogba e Mbappe aggiungiamo Griezmann, Rabiot (fermato dal palo al 51') e il figliol prodigo Benzema, ecco cucinata una Francia che ha tutte le qualità per arrivare fino in fondo all'Europeo. Una Francia che sa anche stringere i denti quando la Germania ritrova l'orgoglio all'inizio della ripresa, sfiora il pari con Gnabry e mette sotto pressione la difesa di Deschamps soprattutto con l'atalantino Gosens.

La Francia resiste, tira fuori lo champagne per le due occasioni vanificate dal Var, finisce col rischiare ancora un immeritato pareggio sugli ultimi assalti tedeschi, ma anche Kanté, Varane e Kimpembe sono dei giganti. Questa squadra non vive solo di bollicine.

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