L’edizione 2012 dell’Europeo è l’ultima a sedici squadra, da Francia 2016 le squadre passeranno a ventiquattro. Si gioca in polonia e Ucraina. A Kiev il primo luglio 2012 la Spagna travolge l’Italia per 4-0 e si laurea per la terza volta campione d’Europa, la seconda consecutiva dopo aver vinto anche il campionato del mondo. Su Il Giornale Giuseppe De Bellis sintetizza un risultato e uno stato d’animo. Titolo: Grazie lo stesso«L’Italia s’è mesta. Ciao Europa, i campioni sono loro. Ci inchiniamo ai più forti. Secondi dietro questa Spagna è il massimo possibile. Oltre non si va, nè noi, nè gli altri. Abbiamo sognato, ci hanno svegliati. Ci abbiamo creduto, ci hanno fatto ricredere. Non c’è trippa per noi.
Rimettiamo negli armadi le bandiere: sconfitti, quindi delusi. Non infelici, però. Oggi è il giorno delle domande e delle certezze: ci chiederemo se è colpa nostra o se è merito degli spagnoli. Ognuno avrà la sua risposta: ovvio, scontato, banale. É il rito del post, nel quale ciascuno di noi ha la spiegazione. Tutti pieni di «avremmo dovuto», gonfi di «Prandelli ha sbagliato». Diremo: e Balotelli, e Cassano, e Chiellini, e questo e quello. I cambi, si i cambi. Tutto legittimo, si. Però la verità è che la Spagna è meglio di noi.
secondi e unici ad aver fatto un gol alla Spagna, nella prima partita. Chissenefrega ora. Sono cose che servono agli statistici non ai tifosi. Qui ci sono facce tristi, tricolori che grondano dai visi. Abbiamo sudato perchè ci hanno fatto penare. Canta Madrid, mentre Roma è muta»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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