«Muoviti in silenzio e parla poco, soltanto per dare scaccomatto». Dieci parole spedite da un ragazzino spagnolo di diciassette anni ad un francese ventinovenne senza più patria calcistica. Lamine Yamal ha risposto con educazione e carattere alla fastidiosa presunzione di Adrien Rabiot nato nella città di Eugène Delacroix, il pittore che, a Gianni Agnelli, ricordava alcune giocate di Zinedine Zidane. A confronto, Rabiot è un vignettista di margine, Lamine Yamal lo ha smascherato. Non soltanto con un gol caravaggesco, luce piena su fondo buio, ma con la sapienza di un bambino cresciuto bene in un mondo fragoroso, il calcio, Barcellona, la Spagna. Tredici presenze con la nazionale maggiore, ventuno con quelle giovanili, si fa in fretta a costruire un fenomeno, poi va accertato, verificato con il timore di non svegliarsi dal sogno come è accaduto al suo collega, Ansu Fati, debuttante a 16 anni con la maglia blaugrana, origine di una carriera splendida però improvvisamente frenata e poi sfinita tra mille infortuni. Ansu Fati viene dalla Guinea portoghese Bissau, la madre di Yamal, Sheila Ebana, nasce nella Guinea Equatoriale spagnola, il padre, Mounir Nasraoui, marocchino di 34 anni, è un tipo caldo, un anno fa finì in tribunale per avere danneggiato un gazebo del partito politico Vox e aggredito la candidata Monica Lora rompendole gli occhiali. Fu condannato a una multa di 366 euro più 110 per le nuove lenti della signora.
Lamine Yamal, a differenza di alcuni suoi colleghi di pallone, non fa propaganda politica (per ora), studia, porta i quaderni dei compiti nel ritiro, dopo un gol unisce le dita e fa il segno 304, sono le ultime cifre del codice postale di Matarò, capoluogo della comunità della Maresma, il luogo dove la famiglia si era trasferita dopo la nascita di Lamine a Esplugues de Llobregat, periferia di Barcellona. Il calcio sa infine restituirci l'incosciente genuinità e freschezza del gioco. Lamine Yamal ha un'età audace, il gol è soltanto l'alba di un'epoca. La sua.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.