Non l'avrebbe mai detto. Ma in un Giro d'Italia in cui nulla è scontato Vincenzo Nibali si veste di rosa nel giorno che, sulla carta, doveva essere quello di Bradely Wiggins. La cronometro di Saltara, 54,8 km contro il tempo con partenza da Gabicce Mare, incoronano il siciliano dell'Astana. Che raccoglie i frutti dopo una prima settimana vissuta con il coltello tra i denti. Il baronetto inglese, campione olimpico a cronometro e vincitore dell'ultimo Tour de France, dopo la caduta di ieri nel finale e il tempo perso sotto la pioggia a Serra San Bruno, era 23° a 1'23". Ma tutti pensavano potesse recuperare su Nibali e compagnia. Lui stesso. Ma Wiggins, partito a fionda, perde qualcosa sui diretti rivali nei saliscendi iniziali, poi, il fattaccio. Buca la gomma posteriore ed è costretto al cambio di bicicletta, con un'ammiraglia non prontissima, perdendo decine di secondi preziosissimi. Che, alla fine, lasciano all'inglese il secondo posto di tappa, vinta a sorpresa dal connazionale Alex Dowsett della Movistar. E consentono a uno Squalo praticamente perfetto di vestire il simbolo del primato grazie al quarto posto a Saltara (perdendo solo 11" da Wiggins). Eccezionale la prima parte dell'italiano dell'Astana, che poi controlla nella seconda parte della crono.
Nibali calma i bollenti spiriti di chi lo vede già trionfatore: "Calma, la strada per Brescia è ancora lunga". E sulla prova contro il tempo non può che sorridere: "Ho disputato una bellissima cronometro, che sembrava disegnata per me, con tante curve e diversi saliscendi: ho tenuto l'andatura con tutte le mie forze, in vista della salita finale e alla fine ce l'ho fatta".
Tra gli altri malissimo la maglia rosa Benat Intxausti, naufragato a oltre 4'. I rivali di Nibali, oltre a Wiggins che deve recuperare morale e un po' di fiducia in discesa, saranno sicuramente Cadel Evans, sempre solido (7° a 39" al traguardo) e ora secondo in classifica. Non male Robert Gesink, terzo posto per il capitano della Blanco.
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