Gnonto va di corsa e vola in Premier League

Fresco di Maturità Wilfried Gnonto lascia lo Zurigo e va a giocare nel Leeds, in Premier League. Ha firmato un contratto per cinque anni. È cresciuto nelle giovanili dell'Inter

Gnonto va di corsa e vola in Premier League

A diciannove anni ancora da compiere (festeggerà il compleanno il 5 novembre) Wilfried Gnonto ha già dimostrato di avere la stoffa per sfondare nel calcio. Se n'è accorto anche Roberto Mancini, che l'ha fatto debuttare in Nazionale buttandolo nella mischia da titolare ben due volte, in Nations League, contro Ungheria e Germania.

Ora Gnonto parte per una nuova avventura: giocherà nel Leeds, in Premier League. Il club inglese lo ha preso l'ultimo giorno di calciomercato, sborsando cinque milioni di euro più bonus, per un contratto di cinque anni.

Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, l'anno scorso Gnonto ha giocato in Svizzera, nello Zurigo, dimostrando di avere tutti i numeri per fare questo mestiere: 74 partite ufficiali, dodici gol e dieci assist. Un aiuto importante, alla sua squadra, per la conquista del campionato svizzero.

Il passaggio in un torneo così importante come la Premier lo riempie, giustamente, di stimoli ed energia: "Quando ho saputo dell'interesse del Leeds ho provato tanto orgoglio, e come me la mia famiglia - racconta -. Volevo la Premier League, giocare qui è qualcosa che mi motiva a migliorare ancora".

Come gioca Gnonto

Brevilineo (170 cm), grande velocità, Gnonto è un attaccante di fascia, dotato di buoni piedi (entrambi) e un discreto stacco di testa. Se la cava anche come seconda punta. Il suo mito è Messi: come ha raccontato è l'argentino il campione a cui si ispira, anche se molti hanno paragonato il suo gioco a quello del francese Ribery o dell'inglese Sterling.

Gli inizi e il grande salto

I primi calci al pallone li ha dati a Baveno, il suo paese, sul lago Maggiore. Figlio di genitori arrivati in Italia dalla Costa d'Avorio, Gnonto frequenta le scuole calcio di Baveno e Suno. Ci sa fare e viene notato, così passa all'Inter, dove trascorre diverse stagioni, fino ad entrare nella Primavera nerazzurra, nel 2019.

Come spesso accade in Italia il "largo ai giovani" è solo uno slogan.

Sentendo di non avere piena fiducia da parte del club, quando si tratta di "diventare grande" decide di non firmare il primo contratto professionista con l'Inter e accetta, invece, l'offerta dello Zurigo. L'esordio in prima squadra, con gli svizzeri, lo fa a sedici anni. Parte bene e da allora è stato un crescendo di gol, assist e belle giocate. Siamo certi che sentiremo parlare di lui.

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