Roger Federer è forse il più grande tennista della storia e nel corso della sua lunga e longeva carriera ha vinto diversi tornei, è il giocatore ad aver vinto il maggior numero di Slam, 20 contro i 19 di Rafael Nadal, ed è testimonial per diversi marchi più o meno conosciuti. Il fuoriclasse basilese, però, è finito ora nel mirino degli ecologisti dato che dal 2009 è il volto principale delle campagne pubblicitarie di Credit Suisse.
Anche Greta Thunberg, l'agguerrita attivista sedicenne svedese, è scesa in campo "contro" Federer aderendo alla campagna che sta spopolando sui social "RogerWakeupNow" (ovvero, Roger svegliati ora). Dal 2016, infatti, la banca svizzera avrebbe investito la bellezza di 57 miliardi di dollari sull'industria fossile, ovvero carbone e petrolio. L'iniziativa social è partita da un gruppo di ecologisti elevetici arrabbiati con l'istituto di credito e con il loro connazionale che presta il suo volto ormai da oltre 10 anni.
Il tutto parte dal 2018 quando un gruppo di attivisti fece irruzione all'interno di una filiale del gruppo Credit Suisse di Losanna. Queste persone si misero a giocare a tennis tra i clienti chiedendo al 38enne rossocrociato di dissociarsi. L'istituto di credito fece subito causa agli attivisti chiedendo di essere risarciti con una multa di circa 20000 euro, 21600 franchi svizzeri. Lunedì 13 gennaio è attesa anche la sentenza definitiva per capire chi avrà ragione e chi torto.
Fatti da parte
Greta Thunberg, gli ecologisti svizzeri e tutti gli attivisti del mondo hanno chiesto a Roger Federer di farsi da parte almeno fino a quando gli investimenti di Credit Suisse non saranno riservati ad industrie ecosostenibili. Il fuoriclasse basilese che sarà in campo il 20 gennaio agli Australian Open non ha ancora commentato ma sicuramente la questione sarà sollevata in occasione della prima conferenza stampa a Melbourne, guarda caso un paese devastato in questi giorni dagli incendi che gli ecologisti come Greta e non solo attribuiscono ai cambiamenti climatici del pianeta.
Gli organizzatori degli Australian Open, in merito agli incendi che sono divampati in questi giorni, hanno voluto rassicurare che si giocherà regolarmente: "Nell’improbabile caso di un’estrema condizione di fumo nell’aria il nostro impianto è
dotato di 8 campi indoor e 3 differenti arene con la copertura; il gioco continuerà lì dove il sistema di aria condizionata e il sistema di filtraggio permetterà di gestire al meglio la situazione".
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