Gruppo E: Svizzera-Ecuador 2-1 vittoria elvetica all'ultimo respiro

Al via il gruppo E con una vittoria in extremis per la Svizzera su un coraggioso Ecuador, che avrebbe meritato almeno il pareggio

Il calore del tifo ecuadoregno
Il calore del tifo ecuadoregno

Al via il Gruppo E con il match tra Svizzera ed Ecuador. Un raggruppamento, sulla carta, dei meno in discussione con le due Europee che dovrebbero centrare il passaggio del turno senza particolari patemi d'animo. Sulla carta, però, poiché la vicenda Costa Rica è ancora fresca, in un Mondiale nel quale le sorprese sembrano non mancare.

A complicare le cose nella lettura del match, così come per la partita serale tra Francia e Honduras, l'assenza assoluta di precedenti, con le due squadre che si affrontano per la prima volta. Cabala, però, che può essere elemento di timore per entrambi con l'undici elvetico, nei confronti ai Mondiali con le Sudamericane, sempre sconfitta e in 3 delle 4 occasioni senza andare a rete, così come la squadra di Rueda Reinaldo al debutto con le Europee non ha mai fatto registrare prestazioni memorabili. Un Ecuador, comunque, capace di fermare sul 2-2, solo qualche giorno fa, in uno degli ultmi test pre-mondiali, la stessa Inghilterra, dopo essere passata anche in vantaggio.

Nella Svizzera formazione della vigilia con Djourou che vince il ballottaggio con Schär come quarto di difesa, in un reparto completato da Lichtsteiner, l'ex cesenate e rosanero Von Bergen, e Rodríguez; i Napoletani Inler e Behrami chiamati a far interdizione e far ripartire il gioco e i talentini Shaquiri e Xhaka ad inventare. In avanti, in un reparto che non vanta grandissima quantità e qualità di interpreti, Drmić, protagonista di una buona stagione con il Norimberga.
Nell’Ecuador, invece, Rueda recupera Noboa, interessante centrocampista della Dinamo mosca, puntando su Caicedo ed Enner Valencia in avanti.

Partita che parte in sordina con Ecuador aggressivo e più propositivo davanti ad una Svizzera troppo contratta, spesso imprecisa nella circolazione di palla. La squadra elvetica, nonostante la qualità dei suoi interpreti in mezzo al campo, non riesce a costruire gioco con la necessaria fluidità e per vedere le prime conclusioni occorre attendere il 15' con Shaquiri, la cui conclusione viene addomesticata dall'estremo ecuadoregno che, 5 minuti dopo, sempre su tiro da fuori di Rodriguez pasticca regalando un corner agli uomini di Hitzfield.
Paradossalmente nel momento in cui la Svizzera sembra scuotersi, l'Ecuador trova la rete alla prima conclusione. Fallo di Lichtsteiner su Jefferson Montero e sulla punizione dalla sinistra, atteggiamento difensivo svizzero incomprensibile, con Enner Valencia, omonimo del compagno dello United ma centrocampista dei Messicani del Pachuca, a colpire di testa indisturbato per l'1-0. Per il realizzatore sudamericano trattativa avviata con il Porto per un suo probabile arrivo in Europa.
Rimane deluso chi si attende una veemente riscossa elvetica, con gli uomini rossa-crociati che continuano a lamentare una certa mancanza di idee, con il solo Lichtsteiner a segnalarsi per qualche iniziativa. Proprio su una di queste, corner sul quale Behrami di testa fa registrare la terza conclusione elvetica, controllata facilmente dal portiere sudamericano. Ci prova anche Inler, sempre da lontano, impegnando un portiere ecuadoregno che non si segnala per la grande sicurezza, come intuiscono gli stessi Svizzeri che iniziano a calciare, con una certa insistenza, ogni qualvolta arrivano sui 30 metri. Niente da registrare sino al 45'con la Svizzera negli spogliatoi in svantaggio. Punizione eccessiva per chi ha subito un solo tiro ma per una squadra dalla quale, comunque, era lecito attendersi qualcosa di più. Ecuador bravo a fare il compitino e nell'elementarità di un gioco fatto di folate improvvise, in grado di difendersi con una certa serenità, come dimostrano le conclusioni degli elvetici avvenute sempre e solo dalla distanza.

Hitzfield si gioca nella ripresa la carta Mehmedi che, dopo soli 2 minuti dal suo ingresso, lo ripaga con la rete del pareggio. Tutto nasce da un'iniziativa di Lichtsteiner, con il bianconero che si accentra e conclude trovando un corner. Battuta del calcio d'angolo e amnesia difensiva questa volta dei Sudamericani che permette al nuovo entrato di trovare, a centro area, la rete dell'1-1. Svizzera che sembra giocare più sciolta, ma per vedere la prossima occasione occorre attendere il 52'. Calcio piazzato e Erazo svetta concludendo alto. Ancora Ecuador con una bella iniziativa di Enner Valencia, migliore nettamente dei suoi, con una conclusione che finisce di poco a lato del palo di sinistra. Svizzera che torna nel suo torpore e Lichtsteiner che deve sudare 7 fatiche a contenere Jefferson Montero, che al 65' lo salta, costringendo Benaglio ad un intervento di piedi decisivo. Meglio l'Ecuador che da l'impressione di una maggiore tonicità, ma a questo giro la rete la segnerebbe la Svizzera con Drmic, la cui posizione viene, però, considerata in off-side. Ancora Svizzera a sfruttare una disattenzione difensiva ecuadoregna per andare alla conclusione con Saquiri che trova solo l'esterno della rete. Un minuto e la rete la sfiora l'Ecuador, complice l'ennesimo pasticcio tra un deludente Djourou e Benaglio, che costringe Von Bergen a metterci una pezza. Partita che sembra trascinarsi stancamente sul risultato di parità con le due squadre che preferiscono non rischiare anche se una delle ultime occasioni è ancora ecuadoregna con un calcio di punizione di Arroyo, deviato dalla barriera, che costringe Benaglio al grande intervento. Ultima palla e l'ex viola Sefereovic su cross di Rodriguez realizza sotto misura.

Bravo Hitzfeld che indovina i cambia ma punizione eccessiva per i Sudamericani.

Da un lato il maggior possesso di palla elvetica, dall'altro un Ecuador che ha saputo rendersi maggiormente pericoloso e che avrebbe meritato almeno un punto. In attesa del match della serata, Svizzera che vola a tre punti, mentre perla squadra di Rueda ora si fa tutto più difficile.

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