Ecuador

Sono 139 le persone tenute ancora in ostaggio all'interno di cinque carceri in Ecuador, tra cui 125 guardie penitenziarie e 14 dipendenti amministrativi. Situazione ancora molto difficile nel Paese, anche se il presidente, Daniel Noboa, ostenta tranquillità: "Usciremo vincitori da questo conflitto"

Orlando Sacchelli
Ecuador, com'è la situazione? Ancora ostaggi nelle carceri

Almeno dieci persone sono morte, tra cui due agenti della Polizia nazionale ecuadoregna, e tre sono rimaste ferite, negli scontri scoppiati nel quadro del "conflitto armato interno" dichiarato da Quito a causa della spirale di violenza scatenata da gruppi "narcoterroristici"

Redazione
Ecuador, scontri e saccheggi: decretato lo stato d'emergenza

Il presidente ecuadoriano, Daniel Noboa, ha proclamato lo stato di emergenza per stabilire il controllo in tutte le carceri del Paese all'indomani della fuga del narcotrafficante Adolfo Macías, soprannominato 'Fito', evaso domenica 7 gennaio dalla prigione di Guayaquil, e la rivolta in alcune carceri. "È finito il tempo in cui le persone condannate per narcotraffico, omicidio e criminalità organizzata dettavano legge al governo in carica. Abbiamo iniziato ad agire per recuperare il controllo sulle carceri", ha annunciato Noboa alla nazione. Lo stato di emergenza garantisce poteri temporanei all'esercito e alla polizia per 60 giorni, ed è il primo decretato dal neo presidente da quando Noboa è entrato in carica a novembre. Gli ecuadoriani avranno transito limitato, raduni e la polizia potrebbe richiedere l’accesso alle case e alla corrispondenza senza mandato di perquisizione. Sarà in vigore il coprifuoco tra le 23.00 e le 5.00

LaPresse
Ecuador, il presidente proclama lo stato di emergenza
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