Ruud Gullit ha scritto pagine importanti della storia del Milan. L'attaccante olandese ha messo insieme 171 presenze e 56 reti in tutte le competizioni con la maglia rossonera vincendo 3 Scudetti, 3 Supercoppe Italiane, 2 Coppe dei Campioni, 2 Supercoppe Europee, 2 Coppe Intercontinentali e il Pallone d'Oro nel 1987. Gullit ai microfoni della Repubblica ha parlato delle tante sfide tra il suo Milan e il Napoli di Maradona, visto che domani sera si giocherà la sfida tra rossoneri e azzurri:"Ci chiedevamo tutti come fermare Maradona. Per me è stato ed è il più grande. In tanti preferiscono Pelé. Ma io Pelé l’ho visto in tv mentre con Maradona ci ho giocato. Maradona era solo, preda degli avversari. Buttarlo giù era una croce al merito. Un’altra cosa che mi piace di Diego è che nessuno dei suoi compagni ne ha mai parlato male. Significa che per loro c’era sempre".
Gullit ha mosso una critica ai difensori e al nostro calcio: "Una critica ai difensori? Sì, a quelli attuali. Anche loro guardano troppo la palla invece di tenere l’uomo. L’unico bravo è Chiellini, che non si fa fregare. Quando giocavo io il difensore aveva sempre la mano su di te, ti sentiva, non perdeva mai il contatto. Io non giudico chi si trasferisce per soldi. Cosa ne sappiamo di cosa c’è dietro a certe scelte? Ai miei tempi l’Italia era il meglio: calcio, stipendi, cibo, vita, arte. Voi mi avete insegnato ad apprezzare il made in Italy e io ve ne sarò sempre grato".
Sulla ricerca scientifica nel calcio: "Dovevamo giocare con la Juve. Chiedo ad Ancelotti come sono le condizioni di Maldini? La risposta è: Maldini è mentalmente stanco. Allora richiedo: Maldini gioca? E Ancelotti: ma cosa vuoi, certo che gioca. In serie A non hai tempo di essere stanco.
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