HorrorMilan ai playoff per colpa di un ex Juve

La Dinamo di Cannavaro ferma i rossoneri con Pjaca. E ora rischiano bianconeri o Psv

HorrorMilan ai playoff per colpa di un ex Juve
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Dinanzi all'ostacolo più agevole, la Dinamo di Zagabria, il Milan compie l'impresa più incredibile della sua stagione da dimenticare. Regala un gol (erroraccio di Gabbia), resta in 10 (follia di Musah) e perde la sfida 2 a 1 così rinunciando a un bel mucchio di milioni, scivolando nei play-off (13esimo posto) che lo obbligheranno a due sfide supplementari nel mese di febbraio (sorteggio tra Juve e Feyenoord). Un vero disastro. Completato, indirettamente, dalle notizie provenienti da Lilla dove Giminez si ritira per infortunio dopo mezz'ora (pare non grave).

Sembra proprio un suicidio perfetto quello del Milan. Scandito in due momenti del primo tempo e con due protagonisti diversi. Già l'esibizione calcistica non è delle più efficaci, secondo recenti deludenti abitudini (Juve, Girone, Parma) ma poi è uno scarabocchio di Matteo Gabbia a spalancare la metà campo a Baturina che tutto solo può infilare Maignan in uscita. A completare l'opera provvede Musah protagonista di due gialli collezionati in 10 minuti lasciando così i suoi in 10 già sotto di un gol. Per convincerlo a uscire deve intervenire Maignan, il capitano. Tre rossoneri ammoniti in una frazione sono il sintomo di un vizioso nervosismo che denuncia la fragilità emotiva di questo gruppo formato Conceiçao. Comincia Pulisic con la protesta e via via tutti gli altri lo seguono. La Dinamo quasi non crede ai suoi occhi e si gode il momento. Anzi manca il colpo del ko con Kulenovic prima della fine del recupero. All'intervallo il Milan scivola in classifica dal sesto posto al dodicesimo.

I due cambi del Milan (Terracciano e Chukwueze) cambiano qualcosina. La conferma arriva puntuale con il destro di Pulisic (suggerito da Tormori) che firma il pari, reso praticamente inutile dal sinistro di Pjaça che infila Maignan trovando sbocco dalla parte di Terracciano e Tomori.

Alla serataccia del Milan contribuisce anche l'arbitro, prima decretando un rigore netto (fallo del portiere su Leao), poi cancellato al var per un impercettibile tocco sul viso di un croato. Nell'assalto finale del Milan la Dinamo se la cava senza correre grandi rischi.

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