Il responso della risonanza magnetica è stato quello temuto: per almeno un mese l'Inter dovrà fare a meno di Lukaku, che si è fatto male al muscolo flessore della coscia sinistra nell'allenamento di domenica mattina. Niente derby, quindi, ma nemmeno niente Champions: Big Rom salta di sicuro il Bayern la prossima settimana e il Plzen il 12 settembre. Ben che vada, potrà esserci il 4 ottobre a Barcellona, dopo essere rientrato in squadra contro la Roma, nell'ottavo turno di campionato.
Al di là di ogni considerazione tattica sull'attuale inserimento o meno del centravanti nel consolidato meccanismo nerazzurro della scorsa stagione, è chiaro che per Inzaghi si tratta di una brutta notizia, che fa coppia con lo stop che Steven Zhang ha improvvisamente dato all'acquisto di Acerbi. Come risaputo e detto, l'accordo tra Inter, Lazio e giocatore era raggiunto da almeno una settimana, ma in extremis il presidente si è opposto, perché non vuole caricare il bilancio di un altro contratto pesante (2,5 milioni netti), al termine di una sessione di mercato che al di là di quanto si è voluto dire ha finora fruttato al club meno di quanto era stato messo in preventivo. Marotta e Inzaghi proveranno ancora a spiegare a Zhang come di un altro difensore ci sia effettivamente bisogno, in una stagione tanto schiacciata che sta minando tutti gli spogliatoi, e siamo appena agli inizi.
In questo clima tutt'altro che idilliaco, l'Inter torna in campo dopo la batosta dell'Olimpico, avversario la neopromossa Cremonese, ancora a zero punti dopo 3 giornate, che è come dire: un avversario semplice, ma anche un avversario che ha disperato bisogno di risultati. Già la scorsa settimana, l'Inter faceva sapere di aver sommato 20 mila biglietti venduti ai 40mila abbonati, sembrava l'ennesimo tutto esaurito per San Siro: sarà curioso stasera vedere qual è stato l'impatto degli ultimi giorni sull'umore del tifo nerazzurro.
Tra Lazio e Milan, e prima del Bayern, stasera Inzaghi farà gioco forza un po' di rotazioni. Di certo si riposa un difensore (Bastoni o Skriniar), anche se lo stop più ghiotto è quello di Brozovic, rilevato dall'erede Asslani. Tornano Calhanoglu e Gosens. In attacco, con Lautaro dovrebbe fare coppia Dzeko, una sorta di test anche in vista del derby e della lunga assenza di Lukaku.
Un anno fa, la coppia d'attacco titolare era proprio Dzeko-Martinez, ma nel finale di stagione, col calo anche fisico del bosniaco, il Tucu Correa un altro allievo di lungo corso di Inzaghi finì per diventare la spalla preferita di Lautaro.
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