I nostri Tricolori

Tamberi ed Errigo scelti dal Coni come portabandiera ai Giochi di Parigi. Malagò: "Mi dispiace per Paltrinieri e altri che meritavano..."

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Uno è il capitano dell'Italatletica che ha stupito ai Giochi di Tokyo con 5 ori dei 10 della spedizione azzurra, ma anche colui che a Rio fu al seguito della squadra nonostante l'infortunio. L'altra è la rappresentante più «longeva» della nostra scherma ma soprattutto è mamma da poco tempo di Mirea e Stefano che si porta dietro in ogni allenamento. Il Coni ha scelto Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo come portabandiera dell'Italia a Parigi e riceveranno il tricolore dal presidente Mattarella il prossimo 13 giugno. Sulla scia della scelta di tre anni fa - Jessica Rossi ed Elia Viviani -, del politically correct (oltre che del consiglio del Cio sulla parità di genere), saranno un uomo e una donna gli alfieri azzurri. «Ho chiamato Gianmarco e Arianna ieri (domenica, ndr) - ha detto il presidente del Coni Malagò -. Mi dispiace per altri che avrebbero meritato: Paltrinieri, ma il nuoto aveva avuto Federica a Rio...». Gimbo portabandiera 36 anni dopo Mennea è figlio non solo del trionfo nella gara olimpica di salto in alto ex aequo con Barshim, ma anche del trionfo iridato di Budapest. Arianna arriva a 12 anni di distanza dalla Vezzali e con un palmares di un oro a squadre e altri due podi ai Giochi. «Grande orgoglio, ho cercato di essere sempre un capitano degno del ruolo - così Tamberi -. Mi ero preparato all'idea che sarebbe stato scelto Greg, un atleta e un amico che stimo. Vivo un sogno». «Un'emozione unica e un onore infinito, - le parole della Errigo -. I miei figli avevano 4 mesi quando sono tornata in pedana al Mondiale e ho vinto due medaglie, una dimostrazione a me stessa e a tutte le donne che si può essere madri e atlete». «Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna», la reazione su instagram, con un tocco di polemica, della spadista Fiammingo, compagna di Paltrinieri.

Seguito, in serata, da quello elegante di Greg: «È successo qualcosa di bellissimo, un mio grande amico e un atleta che stimo tantissimo è stato scelto per fare il portabandiera... sono strafelice per lui... doveva essere fatta una scelta, probabilmente anche soggettiva, e in quanto tale, ne accetto il verdetto...».

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