Friedkin e Cairo: i club nella bufera

I patron di Roma e Toro tra assenze e 0 risultati

Friedkin e Cairo: i club nella bufera
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Due società nella bufera e nel segno della contestazione. Una, quella a stelle e strisce della Roma, che dopo la presenza costante nella Capitale nei primi due anni di gestione, gira tutto il mondo (e ha fatto spesso tappa in Inghilterra, acquisendo l'Everton di Premier League) ma capita sempre più di rado nella Città Eterna. L'altra, una delle poche italiane rimaste in A, che in quasi venti anni - periodo di presidenza più longevo nella storia del club granata - non ha fatto crescere il Torino nei risultati.

La protesta dei tifosi di entrambe le squadre negli ultimi mesi è cresciuta a dismisura e l'invito ad andarsene e a passare la mano è sempre più insistente. La contestazione era arrivata fino alla clamorosa protesta della Curva Sud, il cuore del tifo giallorosso: sciopero di 15 minuti e settore lasciato vuoto. Ora c'è anche un lato ironico, come conferma lo striscione apparso ieri: «Friedkin, bonjour, ca va?». Citazione che riprende un simpatico siparietto tra Ranieri e Koné in allenamento.

A gennaio si parla di rivoluzione nella rosa giallorossa ma anche di cambiamenti importanti in casa Everton, indietro nella classifica del torneo inglese. Ci sarà sinergia? In tanti a Roma pensano invece a un futuro disimpegno degli americani, visto che da tre mesi non c'è ancora un ad che sostituisca la dimissionaria Lina Souloukou.

Furiosa e costante l'avversione dei supporter del Torino verso Urbano Cairo: i rapporti tra le parti sono ormai ai minimi termini.

L'ultima durissima contestazione sabato dopo il ko interno con il Bologna: il patron granata è stato costretto ad uscire scortato dalla Digos da un portone secondario dello stadio, intorno al quale si erano radunati centinaia di tifosi al grido «Ora vendi e vattene». Voci di cessione ci sono da tempo, ma la Red Bull - tirata in ballo nei mesi scorsi - rimane per ora solo lo sponsor del club senza fare altri passi. Bufera e contestazione continuano...

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