I tormenti di Ciro e Alvaro "consigliano" il falso nueve

Immobile e Morata sono i più criticati delle rispettive nazionali, considerate due squadre "spuntate"

I tormenti di Ciro e Alvaro "consigliano" il falso nueve

Prima della sfida col Belgio aveva scherzato: «Non parlate di Immobile contro Lukaku, l'ultima volta che lo avete fatto in campionato ci ha fatto due gol...». Esorcizzato alla grande la spauracchio Romelu, ecco all'orizzonte il pericolo Alvaro. Facciamo gli scaramantici e anche a questo giro non parliamo di Immobile contro Morata. Anche perché nell'ultima di campionato tra Juve e Lazio, pure lo spagnolo ha fatto due pere mentre l'azzurro è rimasto a secco. Però non si può dire che sulle spalle dei due attaccanti ci sia qualcosa di importante. Anche se forse non decisivo. Tanto che si potrebbe fare a meno di entrambi.

Sia lo spagnolo che l'azzurro hanno realizzato finora due gol all'Europeo ma il loro percorso è stato quasi opposto. Al netto del gol con la Slovacchia, gli errori sottoporta di Morata, anche clamorosi, lo hanno messo al centro della critica spagnola. E fin qui nulla di strano. Fa parte del gioco. Se non fosse che nel periodo del libero insulto su (quasi) libero social, in cui chiunque può vomitare il proprio ottuso e frustrato odio contro il bersaglio di turno, Alvaro e la sua famiglia sono stati oggetti di insulti e minacce inaccettabili. Lui è andato oltre, sempre difeso dal suo ct, e con la Croazia ha realizzato la rete decisiva riprendendosi l'attacco spagnolo.

Immobile invece è partito con la carica e le aspettative degne dell'ex scarpa d'oro. Gol all'esordio con la Turchia e bis immediato con la Svizzera. Poi, piano piano, un costante calando. Fino ad arrivare alla gara col Belgio in cui non l'ha quasi mai strusciata. E tutti a chiedersi se sia davvero lui il centravanti ideale per una Nazionale così bella. Ora tocca a lui reagire, forte (pure lui) dell'appoggio del proprio ct.

Anche se, alla fine, potrebbe avere ragione proprio Ciro. Non è Immobile contro Morata.

Nel senso che Luis Enrique e Mancini, visti i dubbi sui veri 9, potrebbero scegliere due falsi nueve, puntando più sul gioco che sui centravanti classici. Se è vero che la forza azzurra sta nel gruppo, come dicono tutti, in fondo a noi poco importa. E, se va come contro Lukaku, che in campo ci sia Immobile o meno, forse interessa poco anche a lui.

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