La sfida Italia-Spagna si rinnova ogni giorno. E lo farà fino a Valencia, quando le moto di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo arriveranno - chissà in che ordine - al traguardo. Fino ad allora si continuerà a pensare però alla squalifica per il campione pesarese e a quelle incredibili immagini che raccontano la condotta poco sportiva di Marc Marquez.
Così anche Andrea Iannone non si è sottratto. Ieri ha pubblicato su Facebook una foto con Valentino che a molti è sembrata una presa di posizione netta. Lui nega che a Valencia lavorerà per favorere Rossi, ma non si esenta dall'emettere una sentenza di condanna contro Marquez.
"Non ho mai nascosto che Valentino è una delle persone che stimo di più - ha detto intervistato dalla Stampa - sia personalmente sia professionalmente. Questo è un momento difficile per lui, volevo ricordargliene uno bello". Ma non farà favoritismi: "In tanti sul social network mi hanno chiesto di ostacolare Lorenzo, ma io non ci penso nemmeno. Non volevo alludere a nulla con quella foto, in Spagna penserò solo alla mia gara. Sono un pilota leale e corretto, correre contro Jorge o Marquez sarebbe una caduta di stile".
Il motivo è che lui non "credo ai favoritismi, non in questo sport". Quell'alleanza che invece sembra essersi saldata eccome tra Marquez e Lorenzo. Già dal Gp di Philip Island il pilota spagnolo della Honda ha ostacolato Rossi: "Marc ha giocato con noi - dice Iannone - era il più veloce di tutti ma io e Rossi in Australia eravamo più rapidi di Lorenzo. Quando Marquez era davanti i tempi salivano, mentre all’ultimo giro ha fatto il miglior crono della gara. È strano". Poi aggiunge: "Io non voglio colpevolizzare nessuno e se Marc dice che stava spingendo devo credergli". "Però - conclude - nel warm up aveva fatto registrare tempi incredibili, era il più forte con Pedrosa e più veloce sia di Rossi sia di Lorenzo. Sulla carta poteva vincere. Invece lui e Valentino continuavano a sorpassarsi come fossero all’ultimo giro, ma erano solo all’inizio della gara. Non è qualcosa di consueto".
E anche a questo Iannone ha trovato una spiegazione: "Perché quando un pilota è più veloce ha due strategie: stare dietro per dare la zampata nel finale, o passare e scappare". E a chi gli chiede se Marquez lo abbia fatto apposta, risponde: "Non lo so, faccio fatica a capire il comportamento che ha tenuto. Non riesco a credere che un pilota possa adottare certe tattiche, se così fosse mi dispiacerebbe tanto".
Infine, Iannone prova a spronare l'amico Vale: "Non c’è niente di impossibile nella vita.
Mi dispiace per lui, in MotoGp la partenza è fondamentale, a volte anche solo una fila in più o in meno può cambiare il volto di una gara. A Vale orrei dirgli che nulla è ancora perduto. Da grande campione qual è saprà come affrontare la situazione. Gli auguro di giocarsela con Lorenzo fino alla fine".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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