Anche Zlatan Ibrahimovic ha un cuore. L'attaccante del Milan durante la conferenza stampa dal ritiro con la nazionale svedese si è commosso parlando di uno dei due figli, Vincent. Il 39enne ha infatti svelato un retroscena sul suo secondogenito: "Vincent ha pianto quando me ne sono andato, ma ora va bene", il racconto di Ibra che si è sciolto poi in lacrime ripensando a quel momento malinconico:
La famiglia prima di tutto. La commozione parlando delle lacrime del figlio.
— Pietro Balzano Prota (@PBPcalcio) March 22, 2021
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Lo show di Zlatan
Ibrahimovic è tornato in nazionale dopo anni di assenza e come sempre l'attaccante del Milan ha dato spettacolo anche a livello dialettico al fianco del commissario tecnico Andersson: "Se me lo chiedete, mi sento il migliore al mondo ma quel che ho fatto prima non conta nulla. Voglio mettere la mia esperienza a disposizione della squadra", il commentto dell'irriverente Zlatan.
Ibra ha poi parlato del conciliabolo avuto con il ct prima della convocazione: "Io e il ct ci siamo visti in una stanza, da soli, e abbiamo parlato di tutto: ci siamo confrontati e abbiamo scelto ciò che era meglio per la Svezia. Se sono qui non è perché mi chiamo Zlatan Ibrahimovic ma perché ho meritato la convocazione, mi sento in forma e voglio contribuire al bene della nazionale. Ho promesso al ct di essere decisivo, ora devo dimostrarlo in campo".
Ibra ha poi parlato del numero di maglia e della fascia di capitano: "Nella mia testa la fascia appartiene ad Andreas Granqvist ma spetta poi al ct a decidere. Io ho chiesto a Isak di prendere la maglia numero undici e mi ha detto ok a patto di ridargliela entro sei-sette anni. Forsberg mi aveva offerto la dieci ma ho rifiutato: questo è un nuovo capitolo".
Chiusura sul Milan dove Ibrahimovic si è detto ottimista sul rinnovo di contratto che potrebbe arrivare al termine della stagione magari a qualificazione Champions raggiunta: "Sono ottimista sul rinnovo, voglio continuare in rossonero e migliorare: il progetto è entusiasmante. Abbiamo creato una bella atmosfera in squadra e questo è il motivo per cui stiamo facendo bene".
I numeri non mentono e anche quest'anno a 39 anni suonati Zlatan ha dimostrato di essere uno dei migliori attaccanti in circolazione in Italia e merita ampiamente il rinnovo di contratto con la società rossonera.
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