Mauro Icardi ha deciso di rivolgersi al Collegio Arbitrale della Figc per fare causa all'Inter chiedendo l'immediato reintegro in gruppo e chiedendo un indennizzo pari a un 1.501.500 euro, ovvero il 20% del suo stipendio lordo. L'ex capitano non arretra un centimetro, anzi, rilancia e vuole mettere con le spalle al muro il suo club colpevole, a suo dire, di averlo discriminato agli occhi dei compagni, dei tifosi e dell'opinione pubblica. Ora toccherà all'Inter difendersi dall'attacco al veleno del suo ormai ex giocatore che non ha alcuna intenzione di farsi prendere per il collo e che vuole andare fino in fondo a questa telenovela estiva. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera Icardi ha pronti 41 buoni motivi per fare causa all'Inter tra documenti, video e articoli e vorrebbe anche chiamare a testimoniare i suoi compagni di squadra.
Avergli tolto la fascia di capitano, la maglia numero nove, averlo praticemente messo ai margini del gruppo costringendolo ad accettare un trasferimento, averlo escluso dalla chat di gruppo dove vengono comunicati gli orari e le modalità di allenamento e tante altre cose metterebbero Icardi in una posizione di forza nei confronti del club di viale della Liberazione. Il 26enne di Rosario, inoltre, vorrebbe tornare a prendere parte alle esercitazioni tecnico-tattiche, alle partitelle e alle sfide amichevoli. Icardi vuole rifarsi all'articolo 7.1 dell'accordo collettivo dei calciatori citando i due ex giocatori del Verona Puggioni e Michelangelo Albertazzi che poi vinsero la causa contro il club. Giuseppe Marotta e Ausilio ora proveranno lo stesso a piazzare in uno dei tre club esteri che hanno mostrato interesse come Psg, Monaco e Atletico Madrid, ma la sensazione è che difficilmente Icardi accetterà un trasferimento in un altro campionato soprattutto dopo aver fatto causa al suo club.
La redazione di Sportmediaset ha contattato Giuseppe Di Carlo, avvocato di Icardi in questa intricata vicenda. Il legale dell'ex capitano dell'Inter ha spiegato: "È inspiegabile come il documento stia girando. Mai vista una cosa del genere. Ho visto il documento diffuso integralmente con gravissime violazioni della privacy. Senza omissis. Circola di tutto: indirizzi, nomi, numeri di telefono. Qualcuno dovrà risponderne. Soprattutto chi lo ha pubblicato. Voglio chiarire. La richiesta di risarcimento è una conseguenza necessaria dell’atto. Non fa parte di un’iniziativa personale del giocatore. L’atto sarebbe stato incompleto senza la specifica di risarcimento del danno subito non inferiore al 20% del compenso annuo”.
Il legale ha poi chiuso ribadendo come non si tratti di un problema di soldi: "Non è una questione economica. Quello che interessa a Icardi è essere parte integrante del progetto Inter. Vi pare possibile che in due mesi di preparazione non abbia partecipato a un’amichevole?".
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