A meno di una settimana dal debutto mondiale non si va per il sottile. Il bicchiere è sempre pieno. D'obbligo. Anche se la tua squadra gioca una partita di rara pochezza, scialba e insipida come cibo liofilizzato. Con una sola palla-gol, sprecata malamente, contro l'Honduras che picchia come fosse già in Brasile. Invece l'ultima amichevole pre-Italia dell'Inghilterra si è svolta sabato notte a Miami, immersa in un tempesta tropicale, con un tifone che ha costretto a sospendere la partita per 40'. Un intervallo che non è però bastato a chiarire le idee, poche e confuse, dei Tre Leoni. Finalmente solida dietro ma lenta e macchinosa avanti, l'Inghilterra ha confermato dubbi e perplessità che si porta dietro da tempo. Senza guizzi né fantasia. Priva di un piano B, di soluzioni diverse dall'ordinaria prevedibilità. Una nazionale che cerca il possesso palla ma soffre tremendamente il pressing. Finendo per trasmettere la sensazione di essere una squadra strutturalmente incompiuta, disarmonica, priva di un giocatore capace di fare da raccordo tra le due fasi.
Contro l'Italia giocheranno gli stessi 11 titolari visti con l'Honduras. Nonostante in pochi si siano meritati la sufficienza. Certo, le condizioni climatiche estreme, l'atteggiamento quasi intimidatorio degli avversari e i carichi di lavoro possono aver condizionato. Ma se Daniel Sturridge, miglior attaccante dell'ultima Premier, si smarrisce sotto porta, è legittimo chiedersi chi possa segnare. Anche perché Wayne Rooney è ancora lontano dalla migliore condizione, e pure Adan Lallana, rivelazione della stagione, pare aver perso brillantezza.
Giudizi che non sembrano scalfire le certezze ostentate da Roy Hodgson. L'Inghilterra gioca male? «Sono comunque soddisfatto perché non ci sono stati infortunati». Una sola occasione da rete? «Le amichevoli pre-mondiali non contano nulla». Due pareggi consecutivi contro Ecuador e Honduras? «La squadra arriva in Brasile carica di fiducia. Abbiamo svolto una preparazione eccellente». Tre settimane iniziate in Portogallo, tappa in Inghilterra prima dell'ultima fase in Florida. Ieri i Tre Leoni sono atterrati a Rio, protetti dalle guardie armate. Nella comitiva c'era anche un sorridente Alex Oxlade-Chamberlain che nonostante la distorsione al ginocchio non verrà sostituito. Contro l'Italia non ci sarà, ma Hodgson conta di averlo a disposizione per la seconda partita (Uruguay). La prima giornata brasiliana è trascorsa sul green del Royal Tulip Hotel, che l'Inghilterra ha scelto come quartier generale. Lontano da wags e tabloid, si preparerà all'esordio di Manaus in una vicina base militare. Senza quelle aspettative che tradizionalmente precedono ogni torneo internazionale.
Neppure i nazionalisti dell'UKIP scommetterebbero sulla vittoria dell'Inghilterra. L'unico che sogna ad occhi aperti è proprio Hodgson. Solo lui. Intrappolato tra sicurezze di circostanza e rebus da risolvere presto. Prestissimo, entro sabato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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