"Ingiustizia contro i tennisti russi. Nadal? Vincerà altri trofei"

Reduce da un infortunio, Lorenzo Musetti racconta a ilGiornale.it quali sono le sue condizioni fisiche e i suoi obiettivi

"Ingiustizia contro i tennisti russi. Nadal? Vincerà altri trofei"

Si sono quasi conclusi gli Internazionali di Tennis a Roma che, a causa di un'infortunio, non hanno visto un sicuro protagonista: Lorenzo Musetti, 20 anni di Carrara, che al Foro Italico abbiamo intervistato perchè comunque presente per un'ottima causa, Tennis & Friends, la manifestazione nata oltre dieci anni fa dall'intuizione del professor Giorgio Meneschincheri che ha coniugato il binomio sport e salute intesa come prevenzione e visite gratutite. "La prevenzione e la diagnosi precoce sono un diritto per tutta la popolazione", ha dichiarato l'esperto. Per il Giornale.it, con Lorenzo Musetti siamo partiti proprio da questa giornata simbolica:

Sei ambasciatore di Tennis & Friends, che da 10 anni è in prima linea nella prevenzione delle malattie. Quanto sei orgoglioso di rappresentare un progetto così importante?

"Sono molto orgoglioso, quando mi hanno invitato ero ben felice di essere presente e di dare il mio supporto. Credo che anche noi tennisti dobbiamo spingere e promuovere questo tipo di scopo benefico e dal punto di vista sanitario. Sono felice e contento di essere qua"

La tua assenza a Roma si è sentita, purtroppo è mancato un grande protagonista italiano. Come va con l’infortunio?

"Va molto meglio, lunedì avrò l'esame finale tramite risonanza magnetica per definire i tempi di recupero ma sicuramente giocherò a Parigi".

Si avvicina il Roland Garros: l’anno scorso sei arrivato agli ottavi ottenendo il miglior piazzamento ad uno Slam, quali sono gli obiettivi per quest’anno?

"Per il momento ho fatto best ranking (51esimo, ndr). Nel 2022 spero di riuscire a entrare in questa top 50 che sembra quasi un po' maledetta, ogni volta che mi avvicino succede sempre qualcosa. Speriamo di sfatare questa maledizione e spero anche di difendere i punti a Parigi e magari migliorare il risultato rispetto a quello dell'anno scorso".

Sei il più giovane italiano della storia ad aver vinto uno Slam a livello juniores. Cosa ti aspetti dalla tua carriera? Fin dove credi di poter arrivare?

"Ho sempre avuto la passione per questo sport che mi porta a fare sempre di più e far sì che possa ottenere anche altri risultati come quello dell'Australian Open juniores, spero di essere un'altro recordman in altri tornei e spero di raggiungere uno dei miei sogni che è quello di entrare in Top ten, è un obiettivo non nel breve ma nel lungo termine".

Tenendoci alla stretta attualità, qual è il tuo pensiero sulla scelta di Wimbledon di bandire i tennisti russi?

"Credo sia un'ingiustizia contro di loro, è un momento difficile e dove non bisognerebbe creare dei conflitti ma soltanto di arrivare a una conclusione e alla pace. Spero che qualcosa possa cambiare, mi dispiace per i singolo individui che devono subire questa punizione".

Cosa pensi del nuovo fenomeno del tennis mondiale, Carlos Arcaraz?

"Lo conosco molto bene, siamo molto amici, ha un anno in meno di me e ho avuto la possibilità di crescere con lui. Devo dire che al momento è il giocatore più forte e più in forma, sono contento per lui perché sta facendo delle cose incredibili. Spero di poterlo raggiungere presto".

Per un nuovo spagnolo che avanza, ce n'è un altro in difficoltà a causa di un infortunio: Rafael Nadal. Pensi che la sua carriera sia al capolinea?

"Secondo me no, ha sempre combattutto con gli infortuni durante la sua carriera ma come ben sappiamo ha sempre stupito tutti anche in condizioni fisiche non eccelse. Nadal non lo vedo mai morto, credo che giocherà ancora per qualche anno vincendo altri trofei".

Quali sono i tuoi colpi preferiti e quelli in cui senti di dover ancora lavorare?

"Il mio colpo preferito è sicuramente il rovescio, specialmente quando cambio in lungolinea, è uno dei punti vincenti. Sto invece lavorando e dovrò lavorare per migliorare sui colpi di inizio gioco come servizio e risposta, primo colpo e uscita dal servizio. Quelli sono un po' i miei punti deboli".

Qual è il giocatore a cui ti ispiri maggiormente, se ce n’è uno in particolare?

"Il mio giocatore preferito è Federer ma non è uno facile da imitare. Lui è una leggenda e un dio di questo sport, spero di potermici avvicinare il più possibile".

Il tuo personale pronostico per gli Internazionali di quest’anno: chi sarà il vincitore?

"Ho visto un gran Djokovic, lo vedo il più quotato per potersi portare il titolo a casa".

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