Inter, con il Lipsia sfida inedita ma ricordo amaro solo per Inzaghi

Champions, il tecnico nerazzurro ritrova Rose che eliminò la sua Lazio. Taremi con Lautaro in attacco

Inter, con il Lipsia sfida inedita ma ricordo amaro solo per Inzaghi
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Inter-Lipsia è un inedito nella storia delle coppe europee, mentre fra i due allenatori c'è un precedente che Inzaghi ha tanta voglia di cancellare. Nel 2018, il Salisburgo di Marco Rose eliminò la sua Lazio nei quarti di finale di Europa League, ribaltando il 4-2 di Roma con 3 gol nell'ultimo quarto d'ora. Oggi il Lipsia è una delle 5 squadre ancora a zero punti dopo 4 giornate della maxi Champions.

«Eppure vale molto di più della sua classifica», avverte Inzaghi. «Fino a sabato erano anche la migliore difesa tedesca», poi hanno preso 4 gol dall'Hoffenheim, perdendo la partita. Contemporaneamente, l'Inter ne segnava 5 in un tempo a Verona. I momenti delle due squadre sembrano molto differenti. In Champions, Rose ha perso contro Atletico Madrid, Juventus, Liverpool e Celtic. In Bundesliga ha fatto 1 punto nelle ultime 3 partite, eppure è ancora terzo.

L'Inter è con l'Atalanta l'unica squadra a non avere ancora subito un gol in Champions League. Scontata darla per favorita anche stasera. I 3 punti servirebbero a consolidare il posto fra le prime 8 elette agli ottavi di finale, quelle che non dovranno fare gli straordinari nei playoff di febbraio, come da obiettivo del club.

Inzaghi recupera Calhanoglu e Lautaro, ma poiché domenica c'è la Fiorentina, lascia a riposo Mkhitaryan e soprattutto Thuram. Gioca Taremi, uno che gode di buona stampa anche se finora ha fatto proprio poco per meritarsela: quattro volte titolare in Champions e appena un gol su rigore (il quarto gol alla Stella Rossa). In campionato ha giocato poco ed è pervenuto meno. «Io sono soddisfatto, deve continuare a lavorare come sta facendo», prova a rasserenarlo Inzaghi. Correa ha fatto molto più di Taremi in un solo pomeriggio, ma non è stato iscritto alle liste Uefa.

Rifinitura non ad Appiano, ma sul prato rizollato di San Siro (continua a non piacere), senza Frattesi (caviglia) e Acerbi, che non è grave ma mancherà anche a Firenze.

Giocano Zielinski e De Vrij. Tornano Pavard, Dumfries e Dimarco. «Il fattore San Siro per noi è un aiuto molto importante, i tifosi ci danno sempre una grande mano. Si respira un clima straordinario e spero di restarci a lungo».

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